Il secondo posto di Fabio Basile ed il quinto di Antonio Esposito sono il risultato (splendido) ottenuto dall’Italia nella seconda giornata del Grand Prix a Zagabria. L’argento nei 73 kg di Fabio Basile ha una luce particolarmente brillante, perché ottenuto con cinque vittorie importanti su Mollosmani (Alb), Zingg (Ger), Mohyeldin (Egitto), Macias (Sve), Butbul (Isr), ed il giusto rapporto fra potenza e forza esplosiva per la nuova categoria sembra abbia trovato il suo punto di equilibrio. Il kosovaro Gjakova, che Basile ha incontrato in finale, al momento sembra essere un marziano per tutti, soprattutto fisicamente. Gara straordinaria anche quella di Antonio Esposito che si è conquistato la semifinale degli 81 kg superando Kouamba (Gab), il campione d’Europa Muki (Isr) ed il giapponese Fujiwara mettendo cuore ed energia in quantità infinite. Poi sono arrivati il belga Casse ed il portoghese Egutidze a rovinare la festa del ragazzo napoletano, ma la sua gara è rimasta ugualmente straordinaria. Basile ed Esposito da soli, non raccontano tutto, perché la forza di questa squadra la si è vista anche nelle gare di Edwige Gwend, Carola Paissoni e Leonardo Casaglia che, pur senza arrivare al final block, hanno dimostrato tutti di essere in ottima condizione e valere l’altissimo livello di questo Grand Prix. Si prenda ad esempio Carola Paissoni, che dopo la vittoria su Mayersohn (Isr), era ad un passo dalla vittoria con Gahie, che poi ha vinto la categoria, ed in finale ha messo sotto anche Yoko Ono. Domenica, terza giornata, con gli azzurri Giorgia Stangherlin (78), Nicholas Mungai (90), Giuliano Loporchio (100).
63: 1) Nabekura (Giap); 2) Trstenjak (Slo); 3) Castilhos (Bra) e Beauchemin-Pinard (Can)
70: 1) Gahie (Fra); 2) Ono (Giap); 3) Conway (Gbr) e Niang (Mar)
73: 1) Gjakova (Kos); 2) Basile (Ita); 3) Butbul (Isr) e Orujov (Aze)
81: 1) Ressel (Ger); 2) Casse (Bel); 3) Fujiwara (Giap) e Egutidze (Por)