È stata una giornata difficile la prima del Grand Prix a Budapest per l’Italia. Ed in una giornata difficile, in un torneo che mette a confronto 576 atleti di 86 nazioni, se succede che sette atleti su sette escano di scena ai turni preliminari, si incassa e si va avanti. Nessuno esulta, fra i nostri, ma nemmeno ne fa un dramma, perché non c’è tempo da perdere e c’è tanto lavoro da fare. Questa infatti, è la sintesi dei commenti rilasciati dai nostri. “Purtroppo oggi non è andata come doveva andare – è quanto detto da Francesca Milani che, dopo la vittoria su Whitebooi (Rsa) è stata sconfitta da Endo (Jpn), poi prima - il dispiacere c'è, ma la voglia di reagire e lavorare è ancora più forte! Come sempre si guarda avanti e si pensa alla prossima gara consapevole di potercela fare ad arrivare dove voglio!”. “È sempre brutto perdere ed essere consapevoli di poter dare molto di più – è stato invece il pensiero di Francesca Giorda che ha superato Rishony (Isr) e si è arenata con Jura (Bel) - nonostante questo però ho avuto molte sensazioni positive. Torno a casa con la consapevolezza degli errori commessi, ma sempre pronta a correggerli e migliorare”. “Sono dispiaciuta di aver perso al secondo incontro con l’inglese – è il commento di Giulia Pierucci, vittoriosa su Esteves (Por) prima di perdere dalla Giles (Gbr) - soprattutto perché ho sempre vinto con lei, avrei dovuto alzare il ritmo fin da subito. Se guardo oltre al risultato posso dire di aver finalmente ritrovato quelle sensazioni da gara che ormai da tempo non riuscivo a sentire. Si continua a lavorare e si guarda avanti. “Sono molto amareggiata per quello che è successo oggi – ha commentato Giulia Caggiano, sconfitta dalla serba Rogic - Poteva e doveva andare meglio, mi sentivo più forte della mia avversaria e stavo facendo bene, ma uno stupido errore mi è costato l’incontro. Posso solo imparare dai miei sbagli e lavorare affinchè non si ripetano”. “Sensazioni positive – ha detto Matteo Piras, splendido ippon di o soto gari su Aleksanyan (Bel) prima di cedere a Solis (Cub) per 3 sanzioni - ma c'è ancora da lavorare e mettere a posto alcune cose, cercare soluzioni in situazioni non facili, come nell’incontro con il cubano... ostico, arbitraggio che lasciava un pò a desiderare ed è lì che bisognava trovare un modo per uscirne. Non si è trovato, peró siamo sulla strada giusta!”. “Non c’è molto da dire – ha concluso Manuel Lombardo, sconfitto dal mongolo Dovdon al termine di un ottimo match - oggi è stata una di quelle giornate no”. E poi c’è stata anche Odette Giuffrida che, nei 52 kg, si è imposta sull’israeliana Primo e poi è stata costretta alla resa dal juji gatame della canadese Guica. “Ho perso – ha detto Odette Giuffrida - è dura da ammettere, ma è la verità. Mi spiace per come ho perso, perché mi sentivo più forte, anzi sono sicura di essere più forte, è stato un momento singolo, un’azione che lei ha sfruttato e quindi ha meritato di vincere. Le sensazioni che ho provato oggi, pensavo di provarle ai Giochi del Mediterranei, invece a Tarragona sono stata bene ed oggi sembrava essere tutto strano, ho sentito l’emozione. Ma fa parte del gioco ed ora si lavora per il mondiale”. Sabato sono in gara nei 73 kg Giovanni Esposito e Augusto Meloni, negli 81 kg Christian Parlati e nei 70 kg Alice Bellandi.
48: 1) Hiromi Endo (Jpn); 2) Tamami Yamazaki (Jpn); 3) Marusa Stangar (Slo) e Distria Krasniqi (Kos);
52: 1) Natsumi Tsunoda (Jpn); 2) Charline Van Snick (Bel); 3) Chelsie Giles (Gbr) e Ecaterina Guica (Can)
57: 1) Rafaela Silva (Bra); 2) Theresa Stoll (Ger); 3) Hedvig Karakas (Hun) e Christa Deguchi (Can)
60: 1) Ryuju Nagayama (Jpn); 2) Albert Oguzov (Rus); 3) Robert Mvshidobadze (Rus) e Amiran Papinashvili (Geo)
66: 1) Kenzo Tagawa (Jpn); 2) Mohamed Abdelmawgoud (Egy); 3) Denis Vieru (Mda) e Bogdan Iadov (Ukr)