Giorda quinta nel Grand Prix a Marrakech, settimi Lo Giudice e Piras

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Un quinto posto e due settimi posti per l’Italia nella prima giornata del Grand Prix a Marrakech. A meritarli sono stati Francesca Giorda nei 52 kg, Martina Lo Giudice nei 57 kg e Matteo Piras nei 66 kg protagonisti entrambi di prove eccellenti alle quali è mandato davvero un ‘nulla’ per salire sul podio. A dirla tutta, per Francesca Giorda quel ‘nulla’ è sparito e per una ventina di secondi ha avuto idealmente il bronzo al collo. Poi, rivista l’azione di gaeshi eseguita all’ultimissimo secondo del tempo regolare con la tedesca Menz, il waza ari è stato annullato ed al golden score è stata la tedesca che ha fatto l’azione valida. “Oggi stavo davvero bene – ha detto Francesca - ci sono come sempre cose su cui lavorare, ma sento che questa è la strada giusta per ottenere quello che voglio. Ringrazio le Fiamme Gialle che mi hanno seguita e accolta in questo periodo di grandi cambiamenti, in particolar modo Antonio Ciano che oggi era alla mia sedia. E poi voglio ringraziare anche Alessandro Bruyere e la mia famiglia che da lontano mi stanno sempre vicini”. Tre le vittorie della Giorda su Eddinari (Mar), Chibana (Bra) e Rishony (Isr). Due vittorie per Martina Lo Giudice nei 57 kg, un o uchi gari al golden score su Sabrina Filzmoser (Aut) e poi sulla belga Mina Libeer. “Fino a quando non porto a casa una medaglia non posso essere contenta – ha detto Martina - Gli incontri persi sono con due top del momento e questa è una mezza consolazione... paradossalmente me la sono battuta meglio con la più forte (Lien) e ho regalato un po’ troppo facilmente l'incontro a Karakas, me la sarei potuta giocare alla pari. Ci tenevo a combattere con Filz e sono contenta per averlo fatto, perché è un'atleta che ha tutto il mio rispetto e la mia stima, inoltre nonostante l’età è ancora molto insidiosa anche con le più forti, specialmente a terra. Adesso penso a Tbilisi, inseguo questa benedetta medaglia che spero arrivi presto!”. Tre vittorie sono state ottenute anche da Matteo Piras, su Jereb (Slo), Iadov (Ukr) e Azema (Fra), evidenziando fra l’altro una condizione in cui ha gestito il golden score in quattro sui cinque incontri disputati. “Oggi stavo bene... mi sentivo abbastanza in forma... ai quarti ho affrontato il kazako (Serikzhanov, ndr) vice campione del mondo ed ho combattuto molto bene, portato al goldenscore e per poco in due azioni non gli ho fatto punto! Ai recuperi con il tedesco (Seidl, ndr) che è molto bravo stessa guardia, ci ho fatto bene forse mi è mancato quel pochino in più per portare a casa l'incontro! Però sono molto soddisfatto della mia prestazione, un risultato un po' stretto, ma siamo sulla strada giusta!”. Una vittoria l’hanno ottenuta Giulia Pierucci (52) e Diego Rea (60), diversamente è andata invece a Sofia Petitto (48) e Martina Castagnola (52). Sabato in gara Leonardo Casaglia, Emanuele Bruno (73), Carola Paissoni, Alessandra Prosdocimo (70).

Risultati

48: 1) Figueroa (Esp), 2) Ungureanu (Rou), 3) Clement (Fra) e Menz (Ger)

52: 1) Buchard Nordmeyer (Fra), 2) Perez Box (Esp), 3) Primo (Isr) e Lopez Sheriff (Esp)

57: 1) Lien (Tpe), 2) Borowska (Pol), 3) Nelson Levy (Isr) e Karakas

60: 1) Lutfillaev (Uzb), 2) Lesiuk (Ukr), 3) Gerchev (Bul) e Papinashvili (Geo)

66: 1) Nurillaev (Uzb), 2) Abdelmawgoud (Egy), 3) Seidl (Ger) e Serikzhanov (Kaz)

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