È un’Odette delle meraviglie quella vista oggi a Tbilisi e che, con quattro vittorie da favola, ha messo al collo la medaglia d’oro nel Grand Prix a Tbilisi. Prima nei 52 kg risolvendo quattro incontri con quattro ‘chiavi’ diverse, di alto profilo tecnico, ma anche con il consueto grande carattere. La portoghese Diogo è stata fatta cadere con un ‘seoi-reverse’ e quindi immobilizzata, la francese Mokdar è arrivata al golden score e dopo 1’45” Odette ha estratto dal cilindro il suo ‘seoi-o uchi gari’ con il quale ha sorpreso all’indietro la transalpina. È stata addirittura interminabile la semifinale con la mongola Bishrelt che, dopo i 4’ regolari le due atlete si sono fronteggiate ancora per 6’14” quando la maggiore attività di Odette è stata premiata con la terza sanzione alla mongola. La finale per l’oro è stata l’apoteosi ed il ‘buongiorno’ di Odette all’israeliana Gili Cohen è stato un ‘de ashi barai’ alla prima presa: waza ari! Mancavano 42” al termine quando Odette ha trovato il tempo giusto per il ‘buonasera’, altro de ashi barai ed altro waza ari. Sul podio, con l’inno d’Italia che suonava, l’impressione è stata che la gioia di Odette si fondeva con la commozione. Il motivo? Lo ha spiegato Francesco Bruyere, il coach azzurro che l’ha accompagnata in questa splendida cavalcata d’oro: “Ogni volta, dietro una medaglia ci sono delle storie da raccontare... e la storia di oggi è che sin dal primo incontro Odette stava davvero male! Ha dei problemi con la glicemia che stiamo cercando di risolvere con lo staff medico e che l’hanno messa in crisi durante tutta la gara. E’ in questi casi però che si vede un campione, quando non ci si arriva con il fisico, ci si arriva con la testa e con il cuore. Lei di testa e cuore ne ha da vendere e questa medaglia per me vale molto di più di tante altre. Oggi le faccio tanti complimenti, se può vincere così, non ha limiti”. “Sono felice-ha detto Odette Giuffrida- È stata una giornata molto difficile per me, perché ho dei problemi di salute, ma ho voluto a tutti costi essere qui a Tbilisi. Sono venuta per prendermi quello che voglio, la medaglia d'oro. E così è stato. Adesso avrò il tempo per rimettermi e capire meglio come poter stare meglio. Una volta di più ho dimostrato a me stessa che quello che ho dentro, le mie motivazioni, sono più forti di qualsiasi cosa”. “Dati i buoni risultati – ha aggiunto Francesco Bruyere - l’Italia è tenuta d’occhio e studiata dalle altre nazioni. Ed è sicuramente il caso per Medves e Manuel, che oggi hanno incontrato due avversari che hanno saputo trovare dei “buchi” da cui entrare. Ben venga, più ce ne trovano e più miglioriamo”. Nei 66 kg Matteo Medves, dopo la vittoria su Boucher (Fra) è stato sconfitto da Dovdon (Mgl) e Manuel Lombardo, dopo la vittoria su Flament (Fra) è stato fermato da Perez Roman (Esp). Martina Lo Giudice invece, è stata fermata nei 57 kg dalla belga Libeer. Qualche curiosità. Daria Bilodid non perdeva un incontro dal Mondiale a Budapest (28 agosto 2017) e non gareggiava dal Mondiale Junior a Nassau (17 ottobre 2018). A Tbilisi è ritornata in gara, è caduta in un paio di incontri ed in finale è stata sconfitta da Melanie Clement (Fra). “Daria è la regina assoluta-ha detto Fabio Basile-nonostante i mesi che è stata ferma, è tornata e si è presentata a livello altissimo. Lei è incazzata, lo so, ma io sono felice. È la numero 1!”. Per Odette Giuffrida, il primo posto nel Grand Prix a Tbilisi non è una novità, è già accaduto tre anni fa, 25 marzo 2016. Quattro vittorie anche in quell’occasione e vittoria in finale con Gili Cohen. Anche in quell’occasione. Sabato è un’altra giornata intensa con sette azzurri sul tatami, è il turno infatti di Giovanni Esposito (73), Matteo Marconcini e Antonio Esposito (81), Maria Centracchio ed Edwige Gwend (63), Alice Bellandi e Carola Paissoni (70).