Il 37° Trofeo Tarcento-European Cup junior che si è disputato a Lignano è stato vinto dalla Russia, che con tre medaglie d’oro, quattro d'argento e tre di bronzo ha preceduto tutti nel medagliere. Molto bene ha fatto anche l’Italia, seconda con due primi, tre secondi e un terzo posto, quello di Kenny Bedel, terzo negli 81 kg, unica medaglia nella seconda giornata di gare. A fare il bilancio delle due giornate è il coach Raffaele Parlati, componente la Commissione Nazionale Juniores: “La gara è stata sicuramente di ottimo livello, organizzata molto bene. Siamo andati un po’ sotto come medaglie rispetto alla precedente edizione, sei quest'anno a fronte delle nove del 2018, anche se, a dire il vero, stavolta abbiamo conquistato un oro in più e questo fa ben sperare. La squadra è buona, ci sono molti giovani che sono in crescita e quindi confidiamo di fare bene come abbiamo fatto gli altri anni. Oggi ho visto diverse individualità che si sono evidenziate, ma non voglio fare nomi e continuare a lavorare sul gruppo”. “Questa medaglia è molto importante per me, - ha detto invece Kenny Bedel, bronzo negli 81 kg - doveva arrivare ed è arrivata. Sono molto contento, proprio perché si tratta di un risultato cercato, perseguito e ottenuto per puntare ora ai campionati d’Europa. Oggi, fin da subito, mi sono sentito molto bene, mentalmente e fisicamente, ho affrontato tutti gli incontri con la chiave giusta ed anche la semifinale, che non è andata come sarebbe potuta andare, è stato a causa di situazioni, ma anche in quell’incontro mi sono sentito più forte. Esprimo un ringraziamento sincero a tutti gli amici dello Shidokan che mi sostengono e con i quali mi alleno”. La manifestazione, come di consueto, ha effettuato diverse premiazioni assegnando il Trofeo Tarcento alla Russia, la Costantini Cup a Kenny Bedel, la Valli del Torre Cup alla Russia, l’EJU Cup all’Italia e la Friendship Cup al Kazakistan. “Il livello della gara è stato molto alto e la nostra organizzazione ha saputo rispondere ad ogni esigenza – ha detto Stefano Stefanel a nome del Judo Kuroki – siamo soddisfatti e fiduciosi”.
Un’altra grande prova è stata quella degli azzurrini a Teplice, che nella seconda giornata di gare hanno conquistato altre quattro medaglie, l’oro di Luigi Centracchio (73), l’argento di Jean Carletti (+90) ed Asya Tavano (+70), il bronzo di Carolina Mengucci (70). “L’assoluto protagonista della giornata è stato Luigi che ha dominato la sua categoria concludendo tutti gli incontri per ippon – hanno detto i coach azzurri Vito Zocco ed Alessandro Comi - ottime le conferme di Asya e Carolina che sono salite ancora una volta sul podio, conducendo una gara davvero egregia, ma la sorpresa di oggi è stata la bellissima medaglia di Jean Carletti, autore di tre splendidi ippon che l’hanno portato in finale. Purtroppo ha avuto la meglio l’esperienza del georgiano, ma siamo certi che Jean potrà riscattarsi quanto prima. Questa due giorni è stata molto impegnativa, Teplice è una delle gare più difficili del circuito, ma il fatto di arrivare con dieci atleti nel final block significa che i nostri ragazzi continuano ad essere all’altezza dei migliori. Questo ci regala moltissima fiducia per i prossimi appuntamenti ed è un segnale di conferma per le numerose società che investono tempo e risorse sui loro giovani migliori”. “Sono contento per com’è andata questa giornata – ha detto Luigi Centracchio - ringrazio il team della nazionale e la mia famiglia che oggi è venuta a supportarmi; il percorso da fare è ancora lungo, voglio continuare su questa strada”. “So che dovrei essere contento, - ha detto invece Jean Carletti - è la mia prima medaglia: ma ho perso l’occasione di vincere la finale per uno stupido errore. Devo imparare a stare più concentrato come ho fatto negli incontri precedenti, l’obiettivo è vincere, senza avere fretta. Ringrazio il mio maestro Marco che mi ha preparato a combattere al meglio ed Alessandro, che mi ha seguito oggi”. “Sono molto contenta di com’è andata la gara – è stato il commento di Asya Tavano - peccato per la finale: fino a lì sono riuscita a gestire bene gli incontri, sono stata concentrata e ho trovato buone soluzioni per vincere, in finale invece non sono riuscita ad imporre le mie prese ed è stata lei ad avere la meglio. Sono ugualmente soddisfatta e spero di continuare così”. “È stata una gara molto difficile, - ha detto infine Carolina Mengucci - erano presenti molte atlete forti che già conoscevo. L'incontro più difficile è stata la finale per il bronzo, con l’atleta tedesca che mi aveva battuto la settimana scorsa a Tula. Grazie ai tecnici e a tutto il Banzai Cortina che mi hanno sempre sostenuto. Sono davvero contenta di essermi presa la “rivincita" e di aver conquistato una medaglia molto importante in vista dei prossimi appuntamenti”.