Sette medaglie, quattro d’oro e tre d’argento, in una sola giornata di una Continental Open non era ancora accaduto. Almeno per quanto riguarda l’Italia, che a Cluj Napoca (Romania) è andata a segno con Elios Manzi, primo nei 60 kg, Biagio Stefanelli e Matteo Piras, primo e secondo nei 66 kg, Leonardo Casaglia, primo nei 73 kg, Francesca Milani e Sofia Petitto, prima e seconda nei 48 kg, Samanta Fiandino, seconda nei 57 kg. E poi c’è stato anche il quinto posto di Luca Caggiano nei 66 kg, una categoria questa che, per certi versi, è sembrata quasi una sorta di golden score dell’Assoluto torinese. Ma c’è stata anche Leibnitz, European Cup Junior con 34 nazioni, in cui gli azzurri hanno disputato cinque finali raccogliendo un secondo posto con Mattia Prosdocimo (73) e quattro quinti con Biagio D’Angelo (60), Andrea Spicuglia (73), Martina Esposito (70), Valentina Miele (+78).
“Leonardo ha risposto molto bene – ha detto coach Paolo Bianchessi riferendosi a Casaglia – tutti gli incontri li ha risolti davvero molto bene, compresa la finale con Sterpu, il moldavo che non è cliente semplice da gestire. Per quanto riguarda i miei, hanno fatto molto bene anche Matteo Piras e Luca Caggiano, con motivazioni e percorsi diversi ma ugualmente soddisfacenti”. È molto soddisfatto anche coach Antonio Ciano per il successo di Elios Manzi, ritornato a combattere nei 60 kg. “Abbiamo lavorato minuziosamente, curando ogni piccolo particolare – ha detto Ciano - prima di tutto la sua salute. Ritornare nei 60 kg era una scommessa, ma c’erano tutti i presupposti per vincerla, partendo proprio dal volume di lavoro. Non poteva essere troppo considerando i 7 kg da perdere, ma ci siamo riusciti senza sacrificare massa muscolare, anche grazie al supporto nell’alimentazione del Dottor Francesco Fagagni. Abbiamo lavorato sulle sensazioni e, nonostante la caviglia non fosse ancora al top, siamo riusciti a far emergere tutto il suo talento. e poi, Elios ha avuto una forza di volontà fuori dal normale”. Ed è stato un rientro d’oro anche Francesca Milani, nonostante il comprensibile stress emotivo legato alla lunga assenza dalle gare. “All’inizio ero tesa, non avevo idea su come avrei reagito una volta salita sul tatami dopo così tanti mesi – ha detto Francesca - Appena finito il primo incontro però, mi sono sentita sicura di me e tutta la tensione se n’è andata. Sono sempre rimasta concentrata e con la voglia di fare bene, e non tanto per arrivare alla medaglia, ma per stessa. Una sicurezza fondamentale per affrontare poi gare molto più impegnative. Sono soddisfatta per com’è andata e per come mi sono sentita. Adesso so che sono pronta per affrontare al meglio gli European Games!”. “Sono davvero felice del risultato ottenuto oggi – ha detto infine Biagio Stefanelli - Sono in un periodo di forma davvero ottimale ed oggi in gara mi sono sentito davvero bene e, incontro dopo incontro, è cresciuta la consapevolezza che sarei potuto salire sul gradino più alto del podio. Voglio ringraziare per questa medaglia tutti coloro che mi hanno sostenuto ed in particolare al mio coach di giornata e portafortuna, Salvatore D’Arco. Il judo è la mia passione più grande. Ci divertiamo!!!”.