Giappone, con le donne e Russia, con gli uomini. Sono queste le ultime due medaglie d’oro che sono state assegnate all’Universiade a Napoli, e sono quelle delle gare a squadre. Anche la quarta ed ultima giornata di gare nel Padiglione 6 della Mostra d’Oltremare è stata una festa per il judo di altissimo livello, nonostante il risultato delle due formazioni azzurre non sia stato esaltante.
La squadra femminile ha vinto con Taipei (3-0) e poi ha perso con la Francia (0-3), mentre la squadra maschile ha superato la Slovacchia (3-0) e poi ha ‘rischiato’ di vincere anche con il Brasile, ma con il punteggio sul 2-2 la sfida è stata decisa a nostro sfavore soltanto all’ultimo secondo.
“Tutta la squadra si è comportata molto bene – ha detto Massimo Sulli, responsabile del team universitario – a dato tutto in termini d’impegno, di spirito di squadra, di collaborazione, nonostante il risultato finale, non possiamo negarlo, è stato deludente. Le aspettative erano sicuramente migliori dei cinque noni posti ottenuti, ma non posso non considerare anche diversi altri aspetti, dall’altissimo livello registrato in questa edizione, alla prima esperienza internazionale di spessore per molti elementi di questa squadra. Ma non è questo il momento per entrare nei dettagli, le Universiadi a Napoli sono state soprattutto un’opportunità tecnica. Questi ragazzi l’hanno vissuta pienamente, sta a loro, ma non solo a loro, valorizzarla”.
“Peccato per la gara di oggi – ha detto a nome di tutte la capitana Carola Paissoni - perché la squadra è stata unita e forte. Al primo incontro abbiamo superato Taipei grazie alla vittoria di Brienza, che con determinazione ha portato la nostra squadra sul 3 a 0. Con le francesi invece, speravo in un match più acceso. Abbiamo commesso qualche errore, ma anche un pó di stanchezza e ci siamo fermate lì, non abbiamo superato il turno. Sono dispiaciuta perché tutte cercavamo un riscatto dopo gli insuccessi nell’individuale e, per quanto mi riguarda, speravo di superare il quinto posto ottenuto nella scorsa edizione a Taipei. Voglio ringraziare l’intera squadra per aver combattuto al mio fianco e per l’esperienza vissuta. C’è tanto da imparare e tanto da fare, ma da domani si ricomincia. Un ringraziamento a nome di tutti va anche ai coach Massimo Sulli e Massimo Parlati, che ci hanno sostenuto in questo percorso”.
“Peccato! Peccato veramente – ha commentato Lorenzo Rigano, capitano del team - perché ci ho creduto, tutti ci abbiamo creduto. Abbiamo avuto l’opportunità per riscattarci dopo le gare individuali, abbiamo messo in campo una squadra competitiva che poteva puntare ad arrivare in fondo, ma purtroppo non sono bastati i punti di Andrea (Gismondo, ndr) ed il mio contro il Brasile… ma sono convinto che ci riscatteremo in futuro!”.
“Abbiamo raccolto tantissimi complimenti e questa è una cosa che, ovviamente, fa sempre piacere. – ha detto Bruno D’Isanto - L’impegno è stato molto complesso, in quanto siamo stati soltanto l’anello di una catena ed in manifestazioni di questa portata e di queste dimensioni è più importante riuscire ad intervenire sulle emergenze che pensare di prevederle. Per quanto riguarda il judo siamo arrivati in fondo e siamo stanchi, ma estremamente soddisfatti e ci tengo a ringraziare chiunque ed in qualsiasi modo abbia collaborato alla riuscita di questa nostra Universiade napoletana”. Va detto anche, che il brivido più grande, per il judo e per tutti i judoka italiani è stato il momento in cui nella cerimonia di apertura, nello stadio San Paolo, è rimbombato un boato ed un applauso. Era per Pino Maddaloni e la fiaccola che portava. Ed è stato in quel momento che tutti i judoka d’Italia sono stati Pino Maddaloni!
Classifica squadre F: 1) Giappone, 2) Russia, 3) Sud Corea e Germania
Classifica squadre M: 1) Russia, 2) Sud Corea, 3) Azerbaijan e Giappone
A Montreal e Sarajevo invece…
Una vittoria e settimo posto nei +78 kg per Eleonora Geri nel Grand Prix a Montreal, dove hanno ottenuto una vittoria ciascuna nei 78 kg anche Linda Politi e Giorgia Stangherlin, Emanuele Bruno nei 73 kg ed Andrea Regis negli 81 kg, mentre Luca Ardizio si è fermato al primo turno nei 100 kg. Due vittorie e settimo posto nell’European Cup junior a Sarajevo invece per Mattia Martelloni nei 60 kg.