Quarta giornata del campionato del mondo a Tokio e quattro gli azzurri in gara, ed anche se nessuno è approdato al blocco delle finali, ci sono state delle cose positive da rilevare. Infatti, un aspetto è il risultato, con il suo eventuale commento, altra cosa è la valutazione della prestazione che, nel caso di Edwige Gwend e Maria Centracchio, è stata più che positiva avendo entrambe superato due turni nei 63 kg e combattuto con autorità regale. Gwend ha vinto brillantemente su Emilia Kanerva (Fin) con ippon di osae komi scaturito da azione tecnica in piedi, quindi ha letteralmente schiantato Daria Davydova (Rus) con o uchi gari di reazione all’attacco di ko soto gake della russa. Centracchio, dal canto suo, ha sconfitto altrettanto brillantemente Inbal Shemesh (Isr) con wazari e ippon e Hannah Martin (Usa) per wazari. A quel punto è arrivata la sconfitta in simultanea, sul tatami 1 Martyna Trajdos (Ger) ha prevalso su Edwige Gwend e sul 2 Gankhaich Bold (Mgl) ha avuto la meglio su Maria Centracchio. In entrambi i casi al golden score. “Stavo davvero bene – ha commentato Edwige - stavo davvero sul pezzo, davvero convinta di arrivare in semifinale, ma niente, è andata così”. “Oggi ho creduto davvero che potessimo andare avanti entrambe e fare ancora più di quello che abbiamo fatto – ha detto invece Maria Centracchio - In ogni caso sono sicura che a breve sarà così”. Antonio Esposito, dal canto suo, è stato generoso e audace come sempre, non si è mai risparmiato e non ha certo iniziato a farlo a Tokio, in occasione del campionato del mondo. Una vittoria per lui, su Al Mawarde, per iniziare la gara, e poi subito sotto con un pezzo da 90, Matthias Casse, fresco di titolo europeo a Minsk. Ebbene, Antonio è stato un guerriero come sa essere lui quando si trova di fronte i più forti. Il match è andato al golden score e Matthias Casse ha pescato il jolly. Il belga del resto, ha vinto anche con l’iraniano Mollaei, campione del mondo uscente e non solo, dato che alla fine ha messo al collo l’argento iridato. Infine Christian Parlati, che un titolo mondiale l’ha già vinto, e quindi non è certo lui il tipo che si tira indietro. L’altro belga, Sami Chouchi, ha avuto una pensata che Christian non è riuscito a prevedere, né a parare. Ed è caduto. È così che va, o cadi, o fai cadere, altre possibilità non ce ne sono. Questo è quanto accaduto, poi si possono fare mille discorsi, ma il risultato non cambierà. “In tutte le categorie esiste una rivalità interna, è normale – ha detto Edwige Gwend, una che di campionati del mondo ne ha fatti tanti per davvero - ma la vera rivalità è quella con il resto del mondo e proprio con questo obiettivo ci si sprona e ci si sostiene reciprocamente. La condizione di oggi è stata davvero buona, l’importante adesso è mantenerla e caso mai migliorarla”. Più chiaro di così… Si guardi avanti dunque, che domani è un altro giorno ed altri tre azzurri saliranno sui due tatami magici del Nippon Budokan, Alice Bellandi nei 70 kg, Nicholas Mungai e Matteo Marconcini nei 90 kg. Classifiche 4^ giornata. 63: 1. Clarisse Agbegnenou (Fra), 2. Miku Tashiro (Jpn), 3. Martyna Trajdos (Ger) e Juul Franssen (Ned); 81: 1. Sagi Muki (Isr), 2 Matthias Casse (Bel), 3. Luka Maisuradze (Geo) e Antoine Valois-Fortier (Can)