La quinta giornata del Mondiale giapponese è stata anche l’ultima per l’Italia, che non partecipa alla gara a squadre in programma domenica, né è presente nelle quattro categorie più pesanti che assegneranno il titolo domani (78F e 100M) e sabato (+78F e +100M). Oggi dunque, si è consumata un’giornata severa per la squadra azzurra, costretta a fare i conti con l’uscita al primo turno dei 70 kg con Alice Bellandi ed al secondo turno per quanto riguarda Nicholas Mungai e Matteo Marconcini. “Certo, manca la medaglia – ha detto il Direttore Tecnico Kyoshi Murakami – ma il livello c’è in ogni singolo componente di questa squadra, c’è lo spirito ed è la cosa che più si è vista in questi giorni, tutti hanno lottato, hanno dato il massimo e non hanno mollato mai. Siamo venuti qua consapevoli di poter fare molto bene, andiamo via dispiaciuti per com’è finita, ma la mia fiducia in questa squadra non cambia”. (l’intervista completa a Kyoshi Murakami sarà pubblicata in occasione della chiusura del Mondiale, ndr). Alice Bellandi dunque, ha trovato subito l’altolà nei 70 kg da parte della coreana del sud Jeyoung You, avversaria scorbutica, ma che Bellandi ha regolarmente preceduta negli attacchi. L’azione d’attacco di You infatti, è stata circoscritta ai ‘gaeshi’. Per farli è fondamentale attendere un attacco. Molto comodo se te lo permettono e così è andata. “Non vedo ingiustizie per quanto riguarda la sconfitta di oggi, - ha detto invece Alice - perché in ogni caso, se avessi fatto ippon non ci sarebbe stato niente da discutere. Ciò che vedo è solo una persona che deve essere un po’ più libera sul tatami, forse mi son messa troppe catene da sola, che oggi non mi hanno permesso di volare! Vedremo, ora mi chiuderò nella mia bolla per migliorare ancora. Ancora una volta! Qualcosa cambierà, ho fiducia!”. È partito bene Mungai nei 90 kg, chiudendo dopo 12” di golden score la partita con il mongolo Gattulga, un o uchi gari d’incontro che lo ha preso completamente di sorpresa. Altra musica invece il match con l’estone Kuusik, con il quale Nicholas si trovato in difficoltà sommando tre sanzioni al passivo in 3’45”. “Ho perso con un avversario ampiamente alla portata, con il quale avevo anche già vinto. – ha detto Nicholas - Mi sono bloccato, ho combattuto male, anche nel primo incontro ho rischiato di perdere. Non ho idea su cosa possa avermi bloccato, ma sicuramente non l'infortunio. Prima di Minsk e Budapest ancora avevo un po' di dolore a fare certi movimenti, nell’ultimo mese invece sono riuscito a fare più o meno tutto, anche con i pesi. Certo, mi manca un po' di forza, ma tutto sommato fisicamente stavo bene”. È di juji gatame invece, l’ippon rifilato da Matteo Marconcini a Popole Misenga, solido atleta che gareggia sotto la sigla dell’IJF, mentre con l’israeliano Li Kochman un acceso scambio di cortesie è terminato con la sconfitta del nostro campione. “C’è da lavorare! Sono nuovo in questa categoria, - ha detto Matteo Marconcini - ma mi batto alla pari con tutti, forse proprio perché dare il massimo fino alla fine è sempre stata la mia forza. Questo mi da la carica per provarci ancora e cercare di chiudere la mia carriera in bellezza e divertendomi. È stata una trasferta dura e intensa, purtroppo non ha portato il risultato che speravamo, ma la consapevolezza sul lavoro da fare. Ora ritorno qualche giorno dalla mia famiglia e dalla mia fidanzata a ricaricare le batterie e ripartire poi carichi, come sempre”. Da domani il campionato del mondo proseguirà nel Nippon Budokan senza atleti italiani e senza l’Italia nella gara a squadre, venerdì gareggiano i 100 kg ed i 78 kg, sabato i +100 e +78 ed infine domenica gara a squadre.
Classifiche di giovedi 29 maggio. 70: 1. Marie-Eve Gahie (Fra), 2. Barbara Timo (Por), 3. Sally Conway (Gbr) e Margaux Pinot (Fra); 90: 1. Noel Van T End (Ned), 2. Shoichiro Mukai (Jpn), 3. Axel Clerget (Fra) e Nemanja Majdov (Srb)