Grand Slam a Brasilia, Giovanni Esposito e Christian Parlati fra i migliori

images/large/CGS_1509-1570469615-1570469616.JPG

Giovanni Esposito e Christian Parlati si sono classificati al quinto posto nel Grand Slam a Brasilia. Con due prove maiuscole, Giovanni Esposito nei 73 kg e Christian Parlati negli 81 kg  hanno affrontato e sconfitto avversari di altissimo profilo come l’ungherese Ungvari ed il russo Khalmurzaev, rispettivamente argento ed oro olimpici. Ma è stata eccezionale l’intera gara di Esposito, così come quella di Parlati. Il primo, dopo aver eliminato Miklos Ungvari, ha compiuto un vero e proprio capolavoro di determinazione e lucidità con il cinese Daga Qing. Andato sotto di wazari a 40 secondi dal termine, Giovanni ha rovesciato il risultato sullo scoccare dello 0’00” sul cronometro con un o soto gari micidiale. Il brasiliano David Lima è poi riuscito a fermare Esposito, che si è guadagnato poi la finale per il bronzo a spese del turco Bilal Ciloglu, cui ha restituito il dispiacere di 40 giorni fa, quando lo eliminò dal Mondiale in Giappone. Un’altra conferma del valore del 21enne napoletano, se mai ce ne fosse bisogno, è arrivata dalla finale per il terzo posto disputata con Soichi Hashimoto (Jpn), decisa da un wazari di sode tsuri komi goshi indubbiamente bellissimo, ma unico. Grande prova anche quella di Christian Parlati che prima ha schiantato Carlos Luz (Por), poi ha rifilato due wazari (o uchi gari e sumi gaeshi) a Victor Penalber (Bra) e ha piazzato wazari (o uchi gari) al primo minuto a Khasan Khalmurzaev (Rus), portandoselo fino in fondo con grande maestria. Il ko soto gake di Takanori Nagase, piazzato subito dopo la metà del match, ha deciso la semifinale ed un CGS 1612 1570469617 1570469617seoi nage ad una presa (wazari) di Alan Khubetsov (Rus) ha assegnato il bronzo al forte russo, ma la giornata di Christian è ugualmente da incorniciare. Antonio Esposito purtroppo, è stato eliminato da Guilherme Schimidt con un gaeshi su un seoi portato nel golden score. Nei 70 kg Alice Bellandi ha superato agevolmente Yolande Bukasa (Rot) ed è stata poi fermata dal sumi gaeshi (wazari) di Anna Bernholm (Swe). La cinese Jing Tang invece, è stata l’ostacolo che non è riuscita a superare Maria Centracchio nei 63 kg che, al golden score, è stata penalizzata con il terzo shido, mentre Edwige Gwend ha incassato wazari ed osae komi da Ketleyn Quadros (Bra). “Due finali in un Grand Slam sono un buon risultato – ha detto il coach Francesco Bruyere - ma i quinti posti fanno sempre male. I due ragazzi hanno disputato un’ottima prestazione battendo atleti di altissimo livello. Come al solito prendiamo quello che c’è stato di buono e appuntiamo gli errori su cui lavorare. Un plauso a tutto il resto della squadra che, come sempre, ha messo anima e cuore sul tatami e poi ha sostenuto i propri compagni fino alla fine. È una bella Italia”. La squadra azzurra, che domani sarà in gara nei 90 kg con Matteo Marconcini e Nicholas Mungai, è sempre seconda nel medagliere alle spalle del Brasile.