Lunedì scorso l’IT Department dell’IJF ha fatto pervenire alle federazioni judo di tutto il mondo la Ranking of the week. Certo, è vero che l’aggiornamento inviato da Elisabetta Fratini il 27 aprile, poco si scosta dalle classifiche precedenti in quanto la differenza, se c’è, è limitata ai punteggi che con il tempo si sono ridotti ed essendo questo un fattore uguale per tutti, la situazione complessiva non è cambiata. Basta confrontarla con quella della quale scrivemmo un mese e mezzo fa, con la notizia del 16 marzo titolata ‘Se oggi si chiudessero i giochi per i Giochi’. Ma la riflessione che si vuole fare è un’altra. E da una parte rileva un piacere sottile, quello del senso di normalità che è in grado di regalare una mail con allegato l’aggiornamento della ranking list. Anche se non ci racconta niente di nuovo. Dall’altra invece, c’è la voglia altrettanto sottile, ma dirompente di denunciare orgoglio e soddisfazione per quanto queste ragazze e questi ragazzi hanno saputo e potuto costruire in questo percorso, che purtroppo è rimasto incompiuto, sospeso in un’attesa intrisa d’incertezze. Ormai, il nemico da sconfiggere è il Covid-19, ed è fortissima la speranza di riuscire ad abbatterlo il prima possibile. Ma è fortissimo anche il sentimento che applaude, ringrazia ed incoraggia questo straordinario team Italia. Per i risultati che ha saputo e potuto raccogliere, per i valori assoluti che ha saputo e potuto esprimere sui tatami di tutto il mondo, per la credibilità che ciascuna e ciascuno di loro ha costruito, giorno per giorno, gara dopo gara. L’Olimpiade è stata allontanata, e così anche la ripresa, che sembra prendersi gioco delle aspettative e scappare in avanti ogni volta che è sulla linea del via. Ma a tutte quelle e tutti quelli che hanno lottato e sognato per Tokyo 2020, a chi è arrivato più in alto di tutti, ma anche a chi ha ottenuto il suo primo punto olimpico, a chi l’Olimpiade l’avrebbe guadagnata in un altro ruolo ed a chi ha sostenuto e sofferto e gioito per ciascuno di questi, ecco, a tutti questi sentiamo di voler dire grazie. Poi si ripartirà, ma per tutto quello che fin qua è stato fatto, grazie davvero.