Judo E-Games, la cronaca della gara di Ylenia Scapin

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Ed anche questa volta possiamo dire, io c’ero! Alle ore 17 del 24 giugno 2020 un filo invisibile ha legato 18 squadre di judoka che hanno accettato una sfida senza precedenti. Un’idea nata a nord est della nostra incredibile Italia e che ha impiegato meno di un battito di ciglia a contaminare l’intera penisola. Otto prove fisiche individuali ed una prova multipla di squadra, tutto monitorato via web, con tanto di giudici ed esperti attenti a registrare tutte le loro piccole imprese. Un coordinamento centrale ed una vera a propria regìa di smistamento dati coordinata da Parigi da Elisabetta Fratini e Huu Haan.

20200624 E GamesJudo 3Ieri pomeriggio, dopo aver attraversato in un silenzio davvero spettrale il centro Olimpico di Ostia, ho raggiunto la sala consiliare dove è stato allestito uno studio nel quale mi sono immersa, per cercare di accompagnare con la mia voce e presenza, questa giornata storica del judo italiano. Ho commentato le varie prove insieme ad una carrellata di judoka d’eccezione che in un primo momento ho chiamato ospiti, ma immediatamente dopo ho chiamato con il loro vero appellativo: protagonisti. Manuel Lombardo (CS Esercito), Matteo Marconcini (CS Carabinieri), Nicholas Mungai (CS Esercito), Martina Lo Giudice (GS Fiamme Gialle), Pierucci Giulia (GS Fiamme Gialle), e Giorda Francesca (GS Fiamme Gialle), si sono prestati a seguire insieme le prove dei ragazzi e si sono messi in gioco eseguendo alcuni esercizi e soprattutto facendo sentire la loro vicinanza. Forse mai come ora il disagio che ci ha colpiti è stato così democratico, riguardando indistintamente tutte le fasce di età, tutte le diverse realtà: dai club privati ai Gruppi Militari, fino alla Nazionale. Tutti fermi. Tutti via dal tatami. Tutti ormai con mani e piedi ammorbiditi dalla mancanza del nostro habitat naturale vissuto per come siamo stati addestrati: calpestandolo, consumandolo, bagnandolo col nostro sudore ma soprattutto INSIEME.

Ieri è stato un pomeriggio in cui il JUDO e la sua capacità di adattamento ci ha ancora una volta messi alla prova: da Elisabetta che è passata dalle ranking olimpiche IJF alla classifica del Judo-Games, a Mariagrazia catapultata dai sistemi infernali delle competizioni internazionali ad una gara virtuale su piattaforma, ai giudici di gara chiamati a contare acrobazie e salti con la corda, fino a tecnici abitualmente inferociti dentro al box coach a bordo tatami diventati supporters di giovani judoka “contorsionisti”, in mascherina… e non ultima ancora una volta Ylenia, rivisitata ed inventata, voce narrante di una giornata che comunque rimarrà negli annali della nostra Federazione.

L’appuntamento con i festeggiamenti della squadra vincitrice è comunque ancora un conto in sospeso, o meglio, un appuntamento rimandato. Questo epilogo forse proprio voluto dal caso che ha fatto in modo che alle quattro squadre che si contenderanno il titolo verrà dato il giusto spazio nei prossimi mesi regalandoci ancora a tutti noi un evento unico ed emozionante.

Altro cameo di questo contest lo spazio dedicato alla prova di arbitraggio: 5 situazioni di gara da interpretare supervisionate da un’altra presenza di altissimo livello come quella di Roberta Chyurlia, che ancora una volta ha dimostrato il suo “spessore” professionale ed umano. Dal centro dei tatami più prestigiosi del mondo ad una finestra di zoom è stato un attimo. Il suo inserimento ha avvalorato inoltre un’altra effettiva necessità: l’arbitraggio deve essere di tutti, l’approccio sicuramente deve essere somministrato nella maniera adeguata, ma Roberta con la sua empatia si è inserita perfettamente dimostrando che una strada in questo senso è assolutamente percorribile.

20200624 E GamesJudo 2Il grazie che è scaturito dal cuore di tutti coloro che si sono salutati nel corso del pomeriggio è ciò che di più autentico abbiamo condiviso e ci ha toccati tutti virtualmente portando ad ognuno una goccia in più di speranza che questo momento così lontano dalle nostre abitudini ci abbia lasciato qualcosa in più, che ci abbia insegnato a resistere, immaginare, inventare, guardare “dentro” e partire dall’unica certezza che abbiamo e siamo, noi stessi.

Ieri quelle 4 ore di diretta sono volate ritmi diversi, con intensità differenti ma sono ancora una volta state un’opportunità ben sfruttata. L'appuntamento è per mercoledì con la finale (visibile in diretta facebook) alla quale parteciperanno le prime due classificate di ciascuna pool, Fitness, Young Talent, Kodokan Chieti e Judo Treviso.

Il mio auspicio è quello che questa assurda avventura ci abbia insegnato a non ancorarci al consueto, ma abbia risvegliato il desiderio di volere ciò che nessuno immagina e a perseguire ciò che in pochi sognano, per farlo diventare invece un regalo per tutti.