È arrivato a quota 14 il gruppo delle regioni che hanno formalizzato la cosiddetta ‘apertura’ agli sport di contatto. A tre settimane dall’assenso pronunciato dal ministro allo Sport, Vincenzo Spadafora, poi stoppato dal ministro alla Salute, Roberto Speranza, le responsabilità sono state condivise con le regioni. Dalle indicazioni generali stabilite dal Governo infatti, si aggiunge l’approfondimento specifico delle Regioni, che hanno il polso delle situazioni territoriali. È a questo punto, che si arriva all’ultimo passaggio, il più delicato, ovvero l’applicazione delle linee guida allegate alle raccomandazioni specifiche della disciplina da parte di atleti, tecnici, società sportive. Una responsabilità, probabilmente la più importante, perché richiede la massima attenzione. Le regole sono semplici, ma è evidente che richiedono uno sforzo diverso rispetto la fatica e l’impegno già messi in preventivo, e sono state pubblicate nell’area dedicata Fijlkam Care, che viene puntualmente aggiornata con le novità.
La principale novità introdotta il 1° luglio riguarda la possibilità di allenarsi in coppia, anche se solo con partner fisso, seguendo tuttavia le prescrizioni specifiche riportate nelle Raccomandazioni della disciplina. Da tener presente anche, che le indicazioni sono applicabili soltanto nelle Regioni che hanno autorizzato la ripresa degli sport di contatto che, al momento, sono 14. Un passaggio tecnico importante questo, in quanto è di buon senso la considerazione che i campionati italiani possano essere calendarizzati con un margine di almeno due-tre mesi dopo che l'ultima regione italiana abbia ripreso a fare judo in maniera completa. Questi i punti fondamentali indicati nelle linee guida, ricordando che costituiscono l’allegato del manuale operativo, il quale è il documento di riferimento. 1) è obbligatorio l’uso della mascherina fino all’inizio dell’attività sportiva ed immediatamente dopo la conclusione; 2) prima dell’allenamento dev’essere rilevata la temperatura corporea ad ogni atleta e, nel caso in cui questa superi i 37,5°, lo si invita a rivolgersi al proprio medico o al pronto soccorso; 3) è obbligatorio il registro delle presenze che dev’essere conservato per almeno 14 giorni e deve indicare data, composizione delle coppie, nome del tecnico responsabile e durata della seduta; 4) ad ogni coppia, che deve rimanere inalterata fino a nuovo ordine, è doveroso assicurare un’area operativa sul tatami di almeno 16 mq. La superficie del tatami divisa per 16 determina così il numero massimo di accessi; 5) le coppie devono rispettare fra loro una distanza di sicurezza di 2 metri.
“Riaprire adesso senza limitazioni sarebbe affrettato – è stato il commento di un Direttore Tecnico regionale pubblicato sul web istituzionale - con lo spettro di una nuova chiusura in settembre. Sono d’accordo che le linee guida sono restrittive, ma sta a noi trovare il lato positivo. Apertura totale invece, per i ragazzi della nazionale in quanto solo per loro è possibile prevedere un protocollo ferreo di tamponi e controlli”.