Cadetti a Ostia: attenzione alle regole e pensiero agli Europei

images/large/Judo_Cadetti-20.jpg

Judo Cadetti 29Sarebbero stati i giorni di Lignano, lo stage Internazionale divenuto ormai tappa obbligata per inaugurare ogni nuova stagione judoistica: il COVID-19 ha costretto la Federazione e tantissimi giovani a rinunciarvi, con l’amarezza di chi perde un’occasione e la consapevolezza che il tempo corrente chiede un grande senso di responsabilità. Nonostante tutto la voglia e la necessità di ripartire è attualità: tra pochi giorni molte società riapriranno le porte dei propri tatami, mettendo in campo tutti gli sforzi necessari per tornare in sicurezza con l’applicazione dei protocolli Federali evoluti nei mesi scorsi e giunti ad una versione ottimale per tornare al judo. Ha invece già riaperto il Centro Olimpico Federale dove qualche giorno fa è partito il secondo di una serie di collegiali che la DTN e le Commissioni tecniche hanno organizzato come occasione per tornare a lavorare con gruppi ristretti di atleti, sottoposti a sorveglianza sanitaria e monitorati dal centro medico Federale. “I ragazzi saranno impegnati in una settimana di lavoro intenso” ha dichiarato il Presidente della CNAG, maestro Raffaele Toniolo “La pandemia non è solo un brutto ricordo ma occorre tornare a lavorare sugli obiettivi che negli scorsi mesi sono stati rimandati: per quanto riguarda i cadetti il Campionato Europeo di dicembre resta nei calendari EJU ed è uno stimolo, oltre che un dovere, pensare a quella data. In linea con quanto previsto dai regolamenti pubblicati, abbiamo convocato qui quei ragazzi che nel 2020 si sono distinti al meglio prima del lock-down: si tratta dei 31 atleti ed atlete che si sono classificati entro il quinto posto nelle European Cup di Follonica e Fuengirola. Come già sperimentato negli ultimi quattro anni, l’occasione sembrava buona per consentire anche ad altri atleti di partecipare liberamente al collegiale e di aggregarsi ai convocati; tuttavia l’aumento dei casi dell’ultimo periodo ha spinto i responsabili sanitari del Centro Medico Federale a chiedere più rigore nell’applicazione dei protocolli sanitari di sicurezza, arrivando a non consentire l’apertura da noi auspicata a tutela di atleti, tecnici e di tutto il movimento sportivo federale.” Judo Cadetti 35“L’applicazione rigorosa dei protocolli richiederà probabilmente un grande sforzo ai nostri ragazzi” ha aggiunto Alessandro Comi, responsabile organizzativo della CNAG “Il rispetto delle regole e dell’altro, d’altronde è uno dei pilastri del nostro sport ed è da questo principio che possiamo ripartire, oltre che dalla voglia di lavorare tanto: se col COVID-19 dobbiamo imparare a conviverci, al centro di tutto sta proprio la volontà di impegnarsi ad apprendere nuove abitudini capaci di garantire il nostro ritorno in sicurezza a ciò che amiamo di più anche sui tatami di casa nostra e su quelli dei circuiti nazionali ed internazionali.” A proposito del circuito internazionale under 18, sono attesi proprio in questi giorni ulteriori chiarimenti da parte dell’European Judo Union relativamente alle prossime tappe di European Cup, a partire da Teplice prevista – ma al momento non confermata – per i prossimi 20 e 21 settembre. In funzione dei chiarimenti che l’EJU emanerà in questi giorni, la CNAG informerà tutte le società sulla programmazione che porterà i nostri Under 18 alla disputa degli Europei 2020.