Budapest ha assegnato le medaglie del Grand Slam nelle categorie in programma nella seconda giornata, 73 ed 81 kg maschili, 63 e 70 kg femminili. Ed è stata un’altra giornata senza i nostri azzurri che, tutti in buona salute e privi di sintomi, hanno seguito dalle rispettive sedi di quarantena a Ostia e Budapest gli sviluppi delle gare per le quali erano pronti ad interpretare un ruolo da protagonisti. La prima voce che si è fatta sentire è stata quella di Fabio Basile. “Non è giusto – ha ripetuto Fabio Basile – non è giusto che si attribuiscano punti olimpici, mentre atleti come Giovanni e me (riferito ovviamente alla categoria dei 73 kg, ndr) che nonostante abbiamo fatto tutto quello che ci è stato chiesto, non abbiamo potuto gareggiare e ci ritroveremo scavalcati in classifica, come se avessimo perso o scelto di non partecipare. No, non è proprio giusto, non è normale per Christian, per Antonio, per tutti quanti. Comunque (pausa), sinceramente stare nel letto un po' di giorni non mi fa così male, ho fatto mesi e mesi di preparazione, non mi sono mai fermato e adesso mi sto un attimo rigenerando. Diciamo che non sto patendo questa quarantena in questo momento”. Non appena terminata la finale dei 63 kg invece, è arrivata tempestiva e puntuale la voce di Maria Centracchio, che ha commentato così: “Non ho riscontrato particolari sorprese oggi, nella gara dei 63 kg. Tina Trstenjak ha dominato agevolmente la categoria, in finale con la venezuelana Barrios ha vinto abbastanza velocemente con immobilizzazione, così come nei quarti di finale con l’ungherese Ozbas, poi terza. L’ungherese è entrata da poco nel circuito senior, ma non la si può definire una sorpresa. La finale più combattuta è stata quella per il bronzo fra la russa Davydova e la brasiliana Quadros, che ha condotto fino a 16” dal termine, la russa però ci ha creduto fino in fondo. Che dire? Non è facile guardare la gara da qui, soprattutto dopo essere arrivati così vicini. Speriamo presto di diventare noi i protagonisti di queste finali”. A seguire, con la conclusione degli 81 kg, si è prontamente fatta viva la coppia di assi azzurri, Antonio Esposito e Christian Parlati. “È stata come sempre una gara ricca di soprese quella degli 81 kg – ha detto Antonio Esposito - ogni gara propone un vincitore diverso e questo è un fatto che rende la categoria estremamente avvincente e divertente. Succede sempre di tutto! Ha vinto Albayrak, il turco che proprio lo scorso febbraio ho sconfitto a Parigi, davanti a Valois-Fortier, un atleta che stimo molto, ha 30 anni suonati ed è sempre lì, sul podio. È un treno! Terzo, la grande sorpresa della giornata, il francese Chilard, che ha fatto fuori i due russi, Lappinagov e Khalmurzaev, mentre l’altro terzo è stato Mollaei che, dopo i problemi avuti con l’Iran ha ritrovato una gran medaglia. Per la Mongolia! È stata dura per me guardare la gara dalla mia stanzetta al centro olimpico. Sono molto arrabbiato, ma sarà rabbia che mi porterò dentro nelle prossime gare. Con la speranza che si facciano”. È la volta di Christian Parlati, che parte proprio da dove Antonio ha concluso. “Oggi è stata davvero una giornata dura per me. Sarei dovuto essere lì, assieme ai miei compagni a giocarci le medaglie ed invece mi trovo chiuso in stanza, a guardare la gara sul mio tablet. Dobbiamo cercare di tenerci questa rabbia dentro per le prossime gare, perché siamo una squadra grande e molto unita. In ogni caso ho colto l’occasione per guardare tutti gli incontri della mia categoria, che è stata molto combattuta, in tutti gli incontri. Molto avvincenti le due semifinali, Albayrak con Khalmurzaev e Valois-Fortier con Mollaei. Nella prima il russo ha gestito male il vantaggio e si è beccato due waza-ari di controtecnica, nell’altra Mollaei è andato in vantaggio con un bel katagurama, ma il canadese ha saputo pareggiare prima e, al golden score, vincere quando sembrava essere più in difficoltà. In finale Valois-Fortier ha sofferto la stanchezza per i tanti incontri ed il turco, dopo un inizio un po’ lento, ha trovato uno spunto sul bordo, wazari e osaekomi”. A chiudere, per il momento, questo reportage azzurro è Manuel Lombardo. “Per quanto riguarda oggi (ieri, ndr) non avrei mai pensato di ritrovarmi a guardare la gara in quarantena a Roma, quindi la delusione è tanta, tutto il lavoro che abbiamo fatto è risultato sprecato ed è davvero frustrante sapere che nonostante abbiamo seguito tutte le regole con estrema attenzione, qualcosa è andato storto. Ora il mio pensiero va ai miei compagni di squadra che sono rimasti in quarantena lontano da casa e spero possano tornare il prima possibile. Per il resto ci siamo sempre rialzati più forti ed uniti di prima, non ci rimane che aspettare e farci trovare pronti. Forza Italia!”
I risultati della seconda giornata
73: 1. Rusatm Orujov (Aze), 2. Nils Stump (Sui), 3. Arthur Margelidon (Can) e Petru Pelivan (Mda)
81: 1. Vedat Albayrak (Tur), 2. Antoine Valois-Fortier (Can), 3. Saeid Mollaei (Mgl) e Nicolas Chilard (Fra)
63: 1. Tina Trstenjak (Slo), 2. Anriquelis Barrios (Ven), 3. Szofi Ozbas (Hun) e Daria Davydova (Rus)
70: 1. Barbara Matic (Cro), 2. Margaux Pinot (Fra), 3. Michaela Polleres (Aut) e Barbara Timo (Por)