Ci sono ancora i riflessi del fantastico oro di Odette quando inizia la seconda giornata del campionato d’Europa a Praga. E c’è ancora l’entusiasmo di quell’impresa fantastica, costruita con la contraddizione in termini di una forza interiore che è visibile a tutti. Non sfugge più a nessuno che le promesse di Odette Giuffrida diventano realtà. Un entusiasmo che ovviamente ha sostenuto anche gli azzurri in gara oggi, ben sette! E per Fabio Basile ed Alice Bellandi, arrivati in fondo, fino alla sfida per la medaglia di bronzo, il quinto posto è stato un risultato ingrato! Così prezioso per il percorso con il quale è stato costruito e realizzato, ma anche così duro da accettare da un punto di vista emotivo. Due quinti posti, quelli di Fabio Basile nei 73 kg e di Alice Bellandi nei 70 kg che valgono tanto e fanno soffrire altrettanto.
Fabio Basile ha faticato con lo scorbutico spagnolo Salvador Cases Roca, ma all’inizio del golden score (13”) l’ha steso con una spazzata di piede. Analoga è stata la musica con il greco Georgios Azoidis, incontro con una parità protratta fino ai tempi supplementari, quando (55”) è stata infranta da un’altra tecnica di piede, spazzata interna ed Azoidis è andato lungo. Con l’israeliano Tohar Butbul è stata un’altra battaglia, ma un lampo di genialità di Fabio ha chiuso il conto senza la necessità di prolunghe varie, wazari di uchi mata con passo incrociato. Fabio è stato fermato in semifinale dal georgiano Lasha Shavdatuashvili, oro olimpico nei 66 kg 4 anni prima di Fabio ed uno di fronte l’altro a Praga, nei 73 kg. Su un attacco di Fabio, Shavdatuashvili praticamente si è sdraiato e lo ha ribaltato, wazari con immobilizzazione a seguire. La finale per il bronzo purtroppo, è stata vinta dallo svedese Tommy Macias con un’azione alla Fabio Basile, una magia con il piede che ha rotto l’equilibrio dell’azzurro e lo ha messo schiena a terra.
Alice Bellandi è partita a razzo, lanciando in due minuti la spagnola Ai Tsunoda Roustant con un seoi nage di quelli bassi che sembrano impossibili per una con il fisicone della bresciana. È seguita poi la vittoria sulla vicecampionessa del mondo 2019, la portoghese Barbara Timo penalizzata con la squalifica per lo stesso tipo di azione che ha escluso ieri Manuel Lombardo, mentre con la forte slovena Anka Pogacnik è stato un wazari a promuovere Alice in semifinale. La francese Margaux Pinot, bronzo mondiale a Tokyo, è riuscita invece ad avere la meglio sull’azzurra dopo un’aspra sfida che si è conclusa dopo 1’54” di golden score. Un altro golden score, lunghissimo, sofferto ed alla fine anche doloroso, è stato quello con il quale Alice ha dovuto lasciare la medaglia di bronzo nella mani della russa Madina Taimazova che, dopo 6 minuti e 20 secondi, ha trovato un rocambolesco punto che è valso la medaglia.
Bravissimo è stato Giovanni Esposito che, nei 73 kg, ha messo fuori gioco dopo 10” di golden score l’armeno Ferdinand Karapetian, campione d’Europa 2018. Purtroppo il percorso dell’azzurro si è fermato con lo svizzero Nils Stump, che poi ha dato anche dispiaceri ad altri arrivando a giocarsi il bronzo. Negli 81 kg Antonio Esposito si è battuto come sempre come un leone, ma dopo la vittoria sul solido tedesco Tim Gramkow, è stato inchiodato a terra dall’olandese Frank De Wit. Non sono riusciti ad avanzare nel tabellone di gara invece, Christian Parlati sconfitto negli 81 kg dal georgiano Tato Grigalashvili che poi ha vinto il titolo e, nei 63 kg, sia Maria Centracchio, superata dalla polacca Angelika Szymanska, che Edwige Gwend che è stata fermata dalla tedesca Martyna Trajdos. Szymanska e Trajdos si sono poi contese una delle due medaglie di bronzo della categoria
Domani terza ed ultima giornata con due azzurri in gara, Nicholas Mungai (90) e Giorgia Stangherlin (78).
Classifiche seconda giornata
63: 1. Clarisse Agbegnenou (Fra), 2. Magdalena Krssakova (Aut), 3. Martyna Trajdos (Ger) e Juul Franssen (Ned)
73: 1. Victor Sterpu (Mda), 2. Lasha Shavdatuashvili (Geo), 3. Rustam Orujov (Aze) e Tommy Macias (Swe)
70: 1. Margaux Pinot (Fra), 2. Sanne Van Dijke (Ned), 3. Madina Taimazova (Rus) e Marie Eve Gahie (Fra)
81: 1. Tato Grigalashvili (Geo), 2. Ivaylo Ivanov (Bul), 3. Luka Maisuradze (Geo) e Matthias Casse (Bel)