Giorgia Stangherlin si è classificata al quinto posto nei 78 kg a Praga, concludendo così con un altro piazzamento ai piedi del podio il campionato d’Europa senior dell’Italia. Una gara, quella dell’azzurra 24enne, molto positiva nella quale ha sconfitto per differenza di sanzioni al golden score la tedesca Anna Maria Wagner e, dopo essere incappata nell’o soto gari di Karla Prodan (Cro) anche in questo caso nel golden score, ha messo a segno un ‘super ippon’ sulla russa Antonina Shmeleva. Straordinariamente equilibrata poi la finale per la medaglia di bronzo disputata con la kossovara Loriana Kuka, la quale è stata premiata (è il caso di dirlo) da una sanzione all’azzurra dopo 2’06” di golden score. Con una situazione di due sanzioni per parte, Stangherlin ha ricevuto la terza e decisiva sanzione per aver fatto due prese sullo stesso lato. L’attacco portato purtroppo non è stato preso in considerazione. “Giorgia è una lavoratrice infaticabile, - ha detto il tecnico federale Luigi Guido - paradossalmente con lei abbiamo problemi a non farla allenare, e questo succede quando rientra da un infortunio, piuttosto che quando c’è bisogno di un periodo di riposo. È ostinata, caparbia, ma è anche una che ha le idee molto chiare, una che vuole arrivare. Lo sta dimostrando in questo periodo, ma è già un po' di tempo che sta dimostrando il suo valore. Ricordo un episodio di qualche anno fa, eravamo agli Europei junior 2016, perse proprio dalla tedesca Wagner, che poi vinse la gara. Ci confrontammo a lungo dopo quell’incontro, fino allo sfinimento, finchè non si sentì convinta di aver capito come risolvere il problema. Ebbene, oggi è stata la prima che ha ritrovato la Wagner da quella volta, ma ha fatto tutto come concordammo quel giorno di quattro anni fa”. Due incontri molto positivi sono stati anche quelli fatti da Nicholas Mungai nei 90 kg, che dopo Budapest è stato costretto ad osservare la quarantena in attesa di un tampone negativo. Nel primo incontro ha sconfitto il tedesco Eduard Trippel con ippon di sankaku jime e poi ha lottato da pari a pari fino a 1’49” di golden score con l’azero Mammadali Mehdiyev, poi salito sul terzo gradino del podio. “Avrei voluto fare di più. -ha detto Nicholas Mungai poco dopo esser sceso dal tatami- A parte le prime azioni del primo incontro, in cui ancora mi sono sentito un pochino bloccato, poi ho avuto delle buone sensazioni. Mi è mancato forse quell’allenamento in più che non è stato possibile fare, ma anche un po' di grinta per portare a casa l'incontro con l'azero. Sicuramente le settimane in cui sono dovuto rimanere in quarantena non hanno aiutato, però sono contento di aver potuto combattere nuovamente a questi livelli, in particolare dopo i problemi fisici vari avuti lo scorso anno”. L’Italia chiude questo campionato d’Europa con un settimo posto che premia la meravigliosa medaglia d’oro di Odette Giuffrida, che ha fatto commuovere anche Ylenia Scapin, protagonista nel 2008 a Lisbona del precedente successo azzurro (nei 70 kg) agli Europei. “Mi sono commossa, lo ammetto -ha detto Ylenia Scapin, coach azzurro a Praga- 12 anni fa a Lisbona ebbi un pianto liberatorio. Avevo 33 anni ed era la mia ultima chance per conquistare il titolo. E per Odette ho riprovato la stessa commozione di allora, con la felicità per lei e per quello che sono certa stesse provando ascoltando l’inno”.
Risultati terza giornata
90: 1. Mikhail Igolnikov (Rus), 2. Nemanja Majdov (Srb), 3. Beka Gviniashvili (Geo) e Mammadali Mehdiyev (Aze)
100: 1. Peter Paltchik (Isr), 2. Arman Adamian (Rus), 3. Zelym Kotsoiev (Aze) e Jorge Fonseca (Por)
+100: 1. Tamerlan Bashaev (Rus), 2. Inal Tasoev (Rus), 3. Guram Tushishvili (Geo) e Levani Matiashvili (Geo)
78: 1. Madeleine Malonga (Fra), 2. Luise Malzahn (Ger), 3. Loriana Kuka (Kos) e Karla Prodan (Cro)
+78: 1. Romane Dicko (Fra), 2. Iryna Kindzerska (Aze), 3. Rochele Nunes (Por) e Yelyzaveta Kalanina (Ukr)