Roma 10 dicembre 2020 Pubblichiamo oggi il primo di una serie di articoli in cui ripercorreremo la storia dell'Accademia Nazionale Italiana di Judo. Buona lettura!
Era il 30 aprile 1971. Alle 10.30 di quel giorno, al quarto piano del Palazzo delle Federazioni di viale Tiziano a Roma, si riuniva il Consiglio di Settore Judo presieduto dal Presidente Zanelli e condotto dall’ Avv. Augusto Ceracchini per deliberare l’istituzione dell’Accademia Nazionale Italiana Judo, organismo al quale fu delegato il compito di formare la classe dei futuri Tecnici federali.
Frequentando corsi tri/quadrimestrali gli “allievi” seguivano lezioni di:
-Metodo globale di Judo
-Etica e Deontologia
-Didattica
-Arbitraggio
-Preparazione fisica
-Fisiologia
-Cardiologia
-Dietologia
-Psicologia
-Nozioni di lingua inglese e giapponese
-Diritto Sportivo
-Elementi di Karate, Ju Jutzu, Akido, Kendo
-Organizzazione
-Amministrazione
sostenendo un esame finale e la discussione di una tesi.
Al termine di questo percorso gli allievi venivano abilitati all’insegnamento con la qualifica si “Istruttori”.
Dal 1971 al 1982 – anno in cui l’Accademia cessò le attività, si svolsero 24 corsi identificati dalle lettere dell’alfabeto greco (dal corso ALFA al corso OMEGA) e altri 4 corsi (dal 25° al 28° corso), abilitando oltre 350 tecnici.
Il Motto Accademico “ Nel progresso la Tradizione” ha rappresentato, in quegli anni, lo spirito che permeava l’attività del settore judo: l’accademia stessa, le qualificazioni ai Campionati Italiani, il Centro di preparazione Olimpica, La rivista del settore e, così via.
Anche dopo la scomparsa repentina dell’Avv. Ceracchini, in qualche modo, questo spirito è stato ripreso dalla presidenza Pellicone che negli anni ha realizzato importantissime iniziative coinvolgendo gli interessi delle molteplici discipline sportive che sono rappresentate dalla Federazione, conquistando importantissimi risultati sportivi ed organizzativi che avevano trovato il 2seme” negli anni ‘70.
Il prossimo anno si compiranno quindi i 50 anni dall’istituzione dell’A.N.I.J e, anche se attualmente l’Accademia non opera (mai dire mai!), ha rappresentato un’importante momento nell’ultracentenaria storia della federazione. Un gruppo di “Accademisti” ha inteso formare un comitato per l’organizzazione di un raduno commemorativo che inizialmente era stato convocato per il 30 aprile 2021 ma che di fronte alle difficoltà dovute alla pandemia, è stato prorogato al 12 settembre – data in cui iniziò il primo corso Accademico – .
Questo comitato ha dato vita ad un gruppo FaceBook – Amici dell’ A.N.I.J. e del C.P.O. anni ’70 – e un gruppo WhatsApp – Amici dell’ANIJ per stimolare la riunione degli Accademisti e lo scambio di ricordi ed esperienze. Chiunque fosse interessato, anche se non appartenente al mondo accademico, può richiedere ed ottenere l’iscrizione ai gruppi per seguirne l’attività.