Antalya ha spento i riflettori su un Grand Slam che ha decretato il primo posto dell’Italia nel medagliere per nazioni. Ed anche se la terza giornata di gare non ha aggiunto nulla di più alle due precedenti, si può ben dire che dopo il judo-show di Fabio Basile, una finale oro a 48 kg tutta italiana ed una semifinale negli 81 kg tutta napoletana, non c’era altro da aggiungere. È stato un vero spettacolo, che ha meritato la chicca finale, il primato nel medagliere di un Grand Slam, peraltro davanti al Giappone. C’è sempre una prima volta in tutto e questo primato, l’Italia lo può registrare oggi, dopo che Aaron Wolf e Hisayoshi Harasawa hanno perso una dopo l’altra le finali-oro dei 100 e +100 kg. Avesse vinto anche uno soltanto dei due, sarebbe andata diversamente, ma è andata così e sinceramente fa piacere aggiungere quest’altra nota positiva a quelle precedenti che, lo ripetiamo ancora, sono le medaglie d’oro di Francesca Milani nei 48 kg, Fabio Basile nei 73 kg, le medaglie d’argento di Francesca Giorda nei 48 kg, Christian Parlati negli 81 kg, il quinto posto di Antonio Esposito negli 81 kg, i settimi posti di Martina Castagnola nei 52 kg e di Veronica Toniolo nei 57 kg. “Sappiamo tutti che la giornata di oggi poteva andare meglio” ha commentato il tecnico Dario Romano al termine delle prove di Giorgia Stangherlin nei 78 kg, Gennaro Pirelli e Nicholas Mungai nei 90 kg, che sono stati superati rispettivamente da Niuguiana Nikiforova (Rus), da Yuta Galarreta Vilar (Per) e da Yersultan Muzapparov (Kaz). “Purtroppo oggi ero un po' stanco e ho fatto un erroraccio -ha detto Nicholas Mungai, che solo sei giorni fa ha disputato la finale-oro a Tbilisi- Non sono proprio entrato in gara. Ho pagato le due gare consecutive”. “I ragazzi stavano bene -ha aggiunto Dario Romano- ma in questo sport non sempre le cose vanno secondo le attese. Nel complesso il risultato di questo penultimo Grand Slam fa molto ben sperare: torniamo con degli ottimi risultati e qualche sicurezza in più in chiave olimpica! Due medaglie d’oro e due medaglie d’argento sono prova di qualità: con Fabio ieri abbiamo assistito ad un vero e proprio show, le due Francesche hanno dato prova di determinazione mostrando a tutti che il lavoro paga, Christian, in una giornata per lui in salita, ha fatto appello a risorse insperate per chiudere la gara ancora sul podio. Un pensiero particolare va ad Antonio Esposito che si è fermato ai piedi del podio in una gara che l’ha messo di fronte ad un amico fraterno. Dopo due settimane intense (Tbilisi ed Antalya, ndr) l’attenzione deve rimanere alta per tutti: gli ultimi mesi di avvicinamento alle Olimpiadi sono particolarmente pieni di attese e di appuntamenti importanti ed il primo è fra due settimane a Lisbona con gli Europei. Non ci si deve distrarre, pronti per dare il massimo al momento giusto”. Qualche giorno per smaltire la fatica e le tossine, poi si riprende la marcia verso Tokyo e la prossima tappa è a Lisbona il 15-16 aprile, per il campionato d’Europa.
Dopo aver atteso l’aggiornamento della World Ranking List da parte di Elisabetta Fratini (IJF), Francesco Bruyere ha riassunto la situazione della squadra azzurra.
“A tre gare dalla fine abbiamo nove atleti qualificati alle Olimpiadi di Tokyo, 8 le categorie coperte, in tre di queste abbiamo 2 atleti che si contendono il posto. I 48 kg paiono essere ormai certi, i due grandi risultati di Milani hanno aggiunto 1700 punti preziosi che la fanno salire in 21esima posizione. Segue Giorda che con l’ottimo argento conquistato sale al 23esimo posto. Nei 52 kg Odette è stabile al terzo posto e per lei, l’obiettivo è rimanere nelle prime 4 in modo da rimanere testa di serie ai Giochi. Nei 63 kg Maria è qualificata con 300 punti più dell’ultima, le basta un buon risultato per avere un po’ più di tranquillità, e sono sicuro che arriverà. Nei 70 kg Alice è fuori dalla zona qualificazione per circa 400 punti, ma al momento fruisce della quota continentale, insegue una buona prestazione che è alla sua portata per entrare definitivamente ed eventualmente liberare il pass olimpico. Nei 66 kg c’è Manuel che, a causa dell’inattività forzata dovuta a varie vicissitudini è sceso al terzo posto, ma solo pochi punti lo separano dal primo. Manu ormai è ritornato in ottime condizioni e sono convinto che presto ritornerà in cima alla classifica. Nei 73 kg abbiamo visto uno strepitoso Fabio, probabilmente sente già il profumo delle Olimpiadi e la grande prestazione di questo weekend lo fa salire al 13° posto. Contando i doppioni ed ora che la qualificazione è solida, l’asticella si alza e potrà affrontare le prossime gare con maggiore serenità per cercare un posto fra le teste di serie. Nella stessa categoria, dopo l’ottima prestazione a Tel Aviv Giovanni non è riuscito ad ottenere quanto sperava nella ultime due competizioni e al momento insegue al 28° posto. Negli 81 kg Christian ha fatto un grande balzo in avanti grazie ai 1700 punti delle ultime due gare, esattamente come Francesca, una progressione pazzesca che al momento gli vale la 12^ posizione. Ed ora, anche lui, come Fabio vede la possibilità di rientrare tra le teste di serie. Antonio al momento, grazie al quinto posto conquistato recupera alcune pozioni ed è il primo degli esclusi, insegue Christian dalla 27esima posizione. A 90 kg Nicholas è tra i qualificati con la bella medaglia d’argento a Tbilisi, al momento però è penultimo e dietro ci sono 2/3 atleti che possono rientrare, per lui vale lo stesso discorso di Maria e Alice, serve un’altra buona gara per avere la tranquillità. Mancano tre gare, può succedere ancora di tutto ed ovviamente valuteremo insieme alla direzione tecnica il percorso imminente e la partecipazione degli atleti in a queste competizioni sulla base delle esigenze individuali. Questa qualificazione è complicata fin dall’inizio, ma tutta la condizione generata dalla pandemia, la programmazione incerta e variabile, i contagi e le restrizioni del caso l’hanno resa davvero difficilissima. Non è finita, ma a questo punto avere nove atleti in zona ‘qualificazione’ ed altri 2 a ridosso ci riempie di orgoglio. Complimenti a questa squadra fantastica, composta da combattenti, professionisti veri che si sacrificano con passione, rigore e disciplina per un sogno comune. Bravi davvero!”.