È nera la seconda giornata del Grand Slam a Kazan per gli azzurri che, alla fine, hanno raccolto soltanto un settimo posto di Alice Bellandi nei 70 kg. Un piazzamento questo che suscita inquietudine ed amarezza perchè la condotta di gara della ventiduenne bresciana sembra meritare più di quanto non ottenga, ma soprattutto per lo stato di sospensione che questo risultato lascia sull’obiettivo qualificazione. Alice Bellandi ha dovuto spendersi molto per superare due avversarie molto ostiche, l’uzbeca Gulnoza Matniyazova ed in particolare con la russa Sali Liluashvili, per la quale il cronometro del golden score ha segnato 3’27” quando il terzo shido ha assegnato la vittoria all’azzurra. È stata una fatica che gli ha presentato il conto nei quarti, di fronte alla giapponese due volte iridata Chizuru Arai, ben contrastata per i primi 4 minuti, per soffrire poi nel golden score quando l’osae komi ha chiuso l’incontro al minuto 2’08”. Bellandi è partita forte nell’incontro di recupero con la svedese Anna Bernholm piazzando subito wazari con tai otoshi in ginocchio, pareggiato meno di un minuto più tardi dall’osae komi di Bernholm. Uscire da un altro osae komi ha tolto successivamente altre energie a Bellandi che, dopo quasi due minuti di golden score, si è infine arresa al juji gatame. Nei 63 kg Maria Centracchio ha superato la spagnola Isabel Puche prima di cedere il passo a Sanne Vermeer, olandese n. 8 del ranking e negli 81 kg Antonio Esposito ha vinto sull’uzbeco Sukhrob Tursunov prima di essere fermato ai primi secondi di golden score dal brasiliano Eduardo Yudy Santos. Si sono fermati al primo turno Giovanni Esposito che, nei 73 kg, è stato sconfitto da Faye Nije (Gam), Nicolle D’Isanto nei 63 kg da Geke Van Den Berg (Ned) e Fabio Basile nei 73 kg da Nurlan Osmanov (Aze).
“Una buona prestazione di Alice che ha finalmente ritrovato buoni attacchi e un buon ritmo di gara -ha commentato il coach Francesco Bruyere- sinceramente penso che lei sia in grado di battere tutte le avversarie della sua categoria e oggi lo ha dimostrato al primo turno con la campionessa asiatica e disputando un ottimo match con la forte giapponese. Deve continuare ad esprimersi così perché questa è la strada giusta. Giornata strana per gli altri, le giornate così capitano, iniziano male e contagiano un po’ lo spirito del gruppo, ma sicuramente i ragazzi accusano la stanchezza di questa lunga qualificazione ed è ovviamente impensabile pensare di potersi presentare al top ad ogni evento. Tra tutto questo però c’è molto rammarico per l’incontro perso da Giovanni, è stato sinceramene arbitrato male e a questi livelli non dovrebbe capitare considerando i sacrifici che questi ragazzi fanno per poter raggiungere il proprio sogno, dovremmo sempre essere tutelati dal regolamento affinchè dal tatami esca l’atleta realmente vincitore”. Domani sarà il turno delle categorie più pesanti e, per gli azzurri, saliranno sui tatami Giorgia Stangherlin (78) e Nicholas Mungai (90).
Classifiche
73: 1. Makhmadbek Makhmadbekov (Rus), 2. Ayub Khazhaliev (Rus), 3. Nugzari Tatalashvili (Geo) e Victor Scvortov (Uae)
81: 1. Attila Ungvari (Hun), 2. Alan Khubetsov (Rus), 3. Sungho Lee (Kor) e Murad Fatiyev (Aze)
63: 1. Agata Ozdoba Blach (Pol), 2. Ketleyn Quadros (Bra), 3. Sanne Vermeer (Ned) e Ekaterina Valkova (Rus)
70: 1. Madina Taimazova (Rus), 2. Giovanna Scoccimarro (Ger), 3. Anna Bernholm (Swe) e Chizuru Arai (Jpn)