È un argento che brilla quello che è stato messo al collo di Angelo Pantano al termine della prima giornata del Grand Prix a Zagabria.
Per il ventiquattrenne siciliano, infatti, il secondo posto nei 60 kg ottenuto nel torneo croato porta con sé motivazioni e prospettiva in un percorso ai primi passi, ma che ha l’obiettivo puntato su Parigi 2024.
Tre le vittorie che hanno promosso Pantano per la finale, ottenute su Lionel Schwander (Sui), Emiel Jaring (Ned) e David Starkel (Slo), mentre è stato l’inglese Samuel Hall a togliere la gioia per una vittoria che l’azzurro, in vantaggio con un wazari, già assaporava.“La prestazione di oggi è sicuramente positiva -ha detto Pantano- buone sensazioni dal primo all’ultimo incontro, peccato per la finale. È il torneo d’apertura del World Judo tour dopo Tokyo ed iniziare con una medaglia è sicuramente molto importante! Ci tengo a ringraziare il mio maestro, Corrado Bongiorno, il mio Allenatore, Antonio Ciano, e il DT della sezione judo delle Fiamme Gialle, Paolo Monaco. Questa medaglia la dedico alla mia famiglia, alla mia ragazza e ai ragazzi che si allenano tutti giorni con me”. In gara nella prima giornata anche Martina Castagnola, che ha ottenuto un buon quinto posto nei 52 kg con le vittorie su Aleksandra Janeczko (Pol) e Katelyn Jarrell (Usa), cui sono seguite le sconfitte con Amber Ryheul (Bel) e Annika Wurfel (Ger), mentre Biagio D’Angelo nei 60 kg è stato fermato da Dilshot Khalmatov (Ukr) e Carmine Maria Di Loreto nei 66 kg si è imposto sullo spagnolo Adrian Nieto Chinarro e quindi è stato eliminato dal moldavo Vadim Bunescu.
“Che peccato per la finale… -ha esclamato Alessandro Comi, il Covid manager che fa anche il tecnico o viceversa- Angelo stava dominando l’incontro in modo impeccabile e si è trovato in una posizione pericolosa proprio su un suo attacco: tanto è bastato all’inglese -che fino ad allora non ci aveva capito nulla- per raddoppiare la presa sul collo chiudendo lo strangolamento. Fino ad allora la sua è stata una gara condotta con grande professionalità: grande concentrazione e indomita potenza sul tatami (vogliamo parlare della bomba all’olandese?!), attenzione ai dettagli e mentalità caparbia fuori dal tatami. Considerando il valore di questo ragazzo sembra incredibile, ma è la sua prima medaglia a questo livello: un passo importante che getta buona luce sul futuro!”.
“Alla primissima finale nel World Tour anche Martina -ha aggiunto Comi- che oggi ha mostrato di essere all’altezza di questo circuito: in finale purtroppo non ha trovato lo spunto giusto per portare l’incontro dalla sua e ha ceduto il passo ad un’avversaria alla sua portata… l’appuntamento con la medaglia sembra solo rimandato”.
Sabato senza azzurri in gara, mentre domenica sarà il turno di Gennaro Pirelli, che gareggia nei 90 kg.
Risultati
48: 1 Blandine PONT (FRA), 2 Melanie VIEU (FRA), 3 Milica NIKOLIC (SRB), 3 Amber GERSJES (NED)
52: 1 Amber RYHEUL (BEL), 2 Astride GNETO (FRA), 3 Annika WURFEL (GER), 3 Ana Viktorija PULJIZ (CRO), 5 Martina CASTAGNOLA (ITA)
57: 1 Priscilla GNETO (FRA), 2 Pleuni CORNELISSE (NED), 3 Caroline FRITZE (GER), 3 Kaja KAJZER (SLO)
60: 1 Samuel HALL (GBR), 2 Angelo PANTANO (ITA), 3 Jolan FLORIMONT (FRA), 3 Vincent LIMARE (FRA)
66: 1 Denis VIERU (MDA), 2 Abdula ABDULZHALILOV (RUS), 3 Aram GRIGORYAN (RUS), 3 Karo MARANDIAN (UKR)