È un’Italia bellissima quella che nella giornata di apertura dei campionati del mondo juniores a Olbia ha conquistato tre medaglie, una per ciascun colore, oro Assunta Scutto nei 48 kg, argento Giulia Carna nei 52 kg e bronzo Asia Avanzato nei 48 kg.
E dopo la prima giornata l’Italia conquista anche la testa del medagliere per nazioni. È certamente un buon inizio ed è oro mondiale per Assunta Scutto, regina assoluta dei 48 kg avendo messo sotto, una dopo l’altra, Khalimajon Kurbonova (Uzb), Asia Avanzato (Ita), Lea Beres (Fra) ed in finale la russa Irena Khubulova.
Non c’è stato nemmeno il tempo per festeggiare la medaglia di bronzo che Asia Avanzato aveva conquistato un attimo prima che la napoletana salisse sul tatami e tutto si è svolto in un lampo.
Dall’o soto gari di Asia Avanzato, ottenuto nel golden score sulla forte bulgara Anastasiia Balaban, all’osae komi con la quale Assunta Scutto ha inchiodato a terra la russa Irena Khubulova sono passati soltanto pochi minuti, ma è sembrata essere una sospensione del tempo nella quale si sono fuse mille emozioni.
“Lo sapevo che avremmo vinto -ha detto Gianni Maddaloni, Maestro di Assunta- perché con i russi ho sempre vinto (facendo riferimento ad alcuni incontri storici di Pino Maddaloni, ndr)”.
Bravissima Asia Avanzato, sconfitta soltanto dalla sua compagna di squadra e sempre brillante e vincente negli altri incontri, con ha vinto con Ana Toy (Mex), Sindi Vainshtein (Isr), Alexia Nascimento (Bra) e, sulla bulgara Balaban nella finale per il bronzo.
È arrivato poi l’argento nei 52 kg di Giulia Carna al termine di una gara straordinaria in cui ha superato Sheili Lopez (Isr), Teresa Santos (Por), Marina Castello Diez (Esp), Erza Muminoviq (Kos), cedendo poi l’oro alla francese Chloe Devictor, brava a trovare un wazari in controtecnica.
La curiosità
Per prendere la strada del podio nella cerimonia di premiazione ad Olbia gli atleti escono da una struttura che rappresenta i Giganti di Mont’ e Prama (Sos Giagontos de Monti Prama nella lingua sarda). Si tratta ovviamente di una copia appositamente creata per ricordare la maestosa leggenda sarda.
Si dice sia “la più importante scoperta archeologica nel Mediterraneo del XX secolo”, antiche sculture ritrovate casualmente, durante l’aratura dei campi, nel 1974 nella località “Mont’e Prama” nel golfo di Sinis di Cabras. I Giganti in Sardegna si trovano nella più grande necropoli nuragica, un sepolcro di eroi giovani uomini abili e coraggiosi, come per esempio i “pugilatori” che sono a torso nudo e portano un gonnellino a punta, oppure i “guerrieri che indossano una tunica corta e in testa portano un elmo cornuto.
Una metafora che ben si adatta per i vincitori del Judo di oggi che saranno gli eroi di domani.
Domani a partire dalle 9 sono in programma le categorie femminili -57, -63 kg e maschile -73 kg e otto gli azzurri impegnati: Carlotta Avanzato, Veronica Toniolo, Francesca Cara (57), Sara Lisciani, Antonietta Palumbo (63), Luigi Centracchio, Vincenzo Pelligra, Marco Battino (73).
Le classifiche della 1ª giornata
48: 1. Assunta Scutto (Ita), 2. Irena Khubulova (Rus), 3. Rafaela Batista (Bra) e Asia Avanzato (Ita)
52: 1. Chloe Devictor (Fra), 2. Giulia Carna (Ita), 3. Erza Muminoviq (Kos) e Binta Ndiaye (Sui)
60: 1. Giorgi Sardalashvili (Geo), 2. Turan Bayramov (Aze), 3. Sherzod Davlatov (Kaz)
66: 1. Abrek Naguchev (Rus), 2. Lennart Slamberger (Ger), 3. Yevhen Honcharko (Ukr) e Maxime Gobert (Fra)