Con tre medaglie e due quinti posti gli azzurri sono partiti bene a Praga, nella prima giornata di una Continental Open che raduna 525 atleti di 42 nazioni. Medaglia d’argento per Elios Manzi nei 66 kg e per Luigi Centracchio nei 73 kg, mentre la terza medaglia è di bronzo ed è andata al collo di Sofia Petitto nei 48 kg che, per conquistarla, ha superato in finale la compagna di squadra Alessia Ritieni, buona quinta così come l’ottimo Mario Petrosino, quinto nei 60 kg.
Ma oltre il risultato di giornata, ad incoraggiare è lo spirito solidale e la collaborazione che emergono dalle parole dei quattro coach uniti, che esprimono bene un clima di squadra ideale. Le parole che seguono sono state pronunciate in condivisione dai tecnici presenti in gara, Antonio Ciano, Francesco Bruyere, Enrico Parlati, Salvatore Ferro.
“The Italian Job! Davvero una bella Italia, una giornata caratterizzata da un grande spirito di collaborazione tra atleti e tecnici di club differenti unito sotto un’unica bandiera. Tre bellissime medaglie, ognuna unica a modo suo, 5 finali e tante ottime prestazioni di cui andare orgogliosi perché simboleggiano l’impegno, la passione e i sacrifici fisici ed economici che ogni giorno questi atleti e tecnici mettono nel lavoro che svolgono. Complimenti a tutti i presenti e a tutti quelli che lavorano con questi ragazzi dietro le quinte, forza Italia!”.
"Sono contento di come sia andata la gara -ha detto Luigi Centracchio- l'ultima volta per via del Covid non ho potuto combattere e qui sentivo di potermi rifare. Ci tenevo a ringraziare la mia famiglia in primis, Enrico Parlati per essermi stato vicino durante questa lunga giornata e il team delle Fiamme Oro".
“Oggi mi sentivo bene -ha detto invece Sofia Petitto- sono contenta della medaglia, ma anche con l’amaro in bocca per aver fatto un errore che mi è costato caro. Tornerò ad allenarmi più forte e sempre pronta per una prossima competizione. Voglio ringraziare Alessandro Bruyere che da due anni ormai mi sta seguendo in ogni cosa, lo ringrazio per i miglioramenti che sto avendo sul tatami, ma soprattutto nella vita”.
Il commento degli altri atleti sarà pubblicato appena sarà disponibile.
Classifiche
48: 1. Mireia Lapuerta Comas (Esp), 2. Laura Martinez Abelenda (Esp), 3. Katharina Tanzer (Aut) e Sofia Petitto (Ita), 5. Alessia Ritieni (Ita)
52: 1. Annika Wurfel (Ger), 2. Binta Ndiaye (Sui), 3. Manon Monnard (Sui) e Izaskun Ballesteros Gonzalez (Esp)
57: 1. Pauline Starke (Ger), 2. Kitti Kovacs (Hun), 3. Amelie Stoll (Ger) ed Evelyne Tschopp (Sui)
63: 1. Katharina Kaecker (Aus), 2. Agathe Devitry (Fra), 3. Florentina Ivanescu (Rou) e Vibian Herrmann (Ger)
60: 1. Richard Vergnes (Fra), 2. Maxime Merlin (Fra), 3. Francisco Mendes (Por) e Rodrigo Costa Lopes (Por), 5. Mario Petrosino
66: 1. Reda Seddouki (Fra), 2. Elios Manzi (Ita), 3. Maxime Gobert (Fra) e Rakhimjon Subhonov (Uzb)
73: 1. Mark Hristov (Bel), 2. Luigi Centracchio (Ita), 3. Ido Levin (Isr) e Adam Stodolski (Pol)