Seconda medaglia per l’Italia ai campionati europei cadetti a Porec ed a conquistarla nella terza ed ultima giornata di gare individuali è stata la bergamasca Serena Ondei, che ha messo al collo il bronzo nei 70 kg con una rimonta esaltante. Per l’azzurra, infatti, la giornata è iniziata con una sconfitta scaturita dall’immobilizzazione dell’austriaca Wernert, che alla fine ha condiviso con lei la terza piazza del podio. Ma la reazione della diciassettenne del Judo Bergamo è stata irresistibile e con tre vittorie sulla bosniaca Pajic, la tedesca Hanshmann e la svizzera Fohouo ha conquistato il secondo bronzo per l’Italia in questo campionato, accanto al quale, è bene ricordarlo, ci sono ben dieci atleti piazzati con quattro quinti e sei settimi posti.
"La gara non è iniziata come speravo -ha detto Serena Ondei- ma ho mantenuto la concentrazione e gli incontri successivi li ho gestiti bene. Sono felicissima di questo risultato. Ringrazio i tecnici della nazionale, il mio maestro, il team medico, i miei genitori e tutti i miei compagni che mi hanno sostenuto, sia da casa che sul posto".
"Oggi é stata una giornata positiva dove la nazionale ha portato la seconda medaglia con le ragazze. -è stato il commento di Francesca Campanini, capo allenatore femminile- Serena Ondei nonostante un infortunio alla spalla in rifinitura nei giorni scorsi é stata messa in condizione dallo staff medico di essere di nuovo competitiva. Attendiamo la gara a squadre di domani ma posso dire che sono molto orgogliosa del gruppo, di come ha lavorato e delle potenzialità in vista dei prossimi impegni".
"Con oggi chiudiamo l'Europeo individuale -ha commentato infine Massimiliano Pasca, capo allenatore maschile- mi spiace che i ragazzi non siano riusciti a portare a casa i risultati che meritavano per impegno e per il cuore che hanno messo in questa gara ma anche durante tutto l’anno. Avranno sicuramente modo di rifarsi. Ora dobbiamo pensare alla gara a squadre che ci attende domani dove al primo incontro troveremo l'Austria".
Domani la rassegna si chiude con il mixed-teams e l’Italia, con l’inserimento nei +81 kg di Emiliano Rossi, si prepara ad affrontare l’Austria, che nel medagliere conta un bronzo più di noi, cui aggiunge però due quinti soltanto.
Classifiche terza giornata
81: 1. Tsurkan (Ukr), 2. Karapetyan (Arm), 3. Proell (Aut) e Grahovac (Srb)
90: 1. Bulaja (Srb), 2. Kenderesi (Hun), 3. Bizans (Lat) e Boldyriev (Ukr)
+90: 1. Khokhlov (Ukr), 2. Kevlishvili (Esp), 3. Tataroglu (Tur) e Petre (Rou)
70: 1. Mazzarino (Fra), 2. Baysug (Tur), 3. Wernert (Aut) e Ondei (Ita)
+70: 1. Mienandi Lalou (Fra), 2. Mishiner (Isr), 3. Semchenko (Ukr) e Cancan (Fra)
Accogli e Corbo quinti a Banja Luka
Valerio Accogli nei 66 kg e Sara Corbo nei 63 kg hanno ottenuto due quinti posti nella prima giornata dell’European Cup Junior iniziata oggi a Banja Luka, in Bosnia Erzegovina. Tre le vittorie per Accogli nei 66 kg e due quelle della Corbo nei 63 kg, ma purtroppo per entrambi la finale per la medaglia ha avuto esito negativo nonostante il grande impegno profuso.
60: 1. Ignasiak (Pol), 2. Kleinos (Pol), 3. Van Harten (Ned) e Farkas (Hun)
66: 1. Gombas (Hun), 2. Masson Jbilou (Fra), 3. Moundanga (Fra) e Krijthe (Ned), 5. Accogli (Ita)
73: 1. Adorjani (Hun), 2. Kowalski (Pol), 3. Herkovic (Slo) e Szegedi (Hun)
63: 1. Auchecorne (Fra), 2. Nalbat (Ned), 3. Vit (Hun) e Gardashkhanli (Aze), 5. Corbo (Ita)
70: 1. Sobierajska (Pol), 2. Soula (Fra), 3. Diollot (Fra) e Brancheva (Bul)
78: 1. Zatchi Bi (Fra), 2. Michailidou (Cyp), 3. Versmisse (Fra) e Sagi (Hun)
+78: 1. Nacer (Fra), 2. Maric (Bih), 3. Chobot (Pol)
Grand Slam severo per Gamba e Casaglia ad Ulan Bator
Il sudcoreano Lim Jooyong ed il mongolo Batzaya hanno fermato la corsa nel Grand Slam ad Ulan Bator per Giacomo Gamba e Leonardo Casaglia che hanno gareggiato entrambi negli 81 kg.
I due Carabinieri, seguiti da Matteo Marconcini, si sono battuti con il consueto grande impegno, anche se purtroppo l’esperienza non è andata più in là del turno preliminare.
La gara, che si concluderà domani, registra un livello eccellente con il Giappone al top del medagliere con tre primi posti, un secondo ed un terzo, la Mongolia in grande spolvero che ha già incassato nove medaglie (2 oro, 3 argento, 4 bronzo) ed il ritorno brillante della Russia, sotto l’egida della sigla IJF, con due primi, due secondi e due terzi posti.
Risultati
60: 1. Nagayama (Jpn), 2. Yang Yung Wei (Tpe), 3. Lee Harim (Kor) e Enkhtaivan (Mgl)
66: 1. Battogtokh (Mgl), 2. Gunjinlkham (Mgl), 3. Abuladze (Ijf) e Yondonperenlei (Mgl)
73: 1. Makhmadbekov (Ijf), 2. Tsend-Ochir (Mgl), 3. Butbul (Isr) e Nomonov (Uzb)
81: 1. Lee Joonhwan (Kor), 2. Borchashvili (Aut), 3. Nagase (Jpn) e De Wit (Ned)
48: 1. Tsunoda (Jpn), 2. Ganbaatar (Mgl), 3. Abuzhakynova (Kaz) e Lee Hyekyeong (Kor)
52: 1. Keldiyorova (Uzb), 2. Kuznetsova (Ijf), 3. Jung Yerin (Kor) e Bishrelt (Mgl)
57: 1. Lkhagvatogoo (Mgl), 2. Kurbonmamadova (Ijf), 3. Munkhtsedev (Mgl) e Nelson Levy (Isr)
63: 1. Nabekura (Jpn), 2. Sharir (Isr), 3. Badurova (Ijf) e Varga (Hun)
70: 1. Taimazova (Ijf), 2. Ono (Jpn), 3. Butkereit (Ger) e Matniyazova (Uzb)