L’ottava ed ultima giornata a Tashkent è stata dedicata al torneo mixed-teams ed anche questi campionati del mondo senior hanno riproposto la stessa finale cui si è assistito a Tokyo 2020, in occasione dell’esordio olimpico del judo a squadre.
La supremazia del Giappone è stata più che evidente avendo surclassato Repubblica Dominicana, Olanda e Germania con il punteggio di 4 a 0, mentre la Francia in finale è riuscita a portare a casa 2 punti incassandone però sempre 4.
Le medaglie di bronzo sono andate alla Germania, che ha superato 4 a 1 la Cina ed Israele, che si è imposto 4 a 2 sull’Olanda.
L’Italia, come annunciato da tempo, ha scelto di non partecipare al mixed-teams, ma con l’occasione si pubblica l’analisi di Francesco Bruyere, capo allenatore della squadra azzurra femminile che non era arrivata in tempo utile nella giornata di ieri.
“Alla fine di queste sette lunghe giornate -è l’analisi di Francesco Bruyere- penso che il mondiale sia sempre e comunque la gara più difficile di tutte, Olimpiadi comprese. La squadra azzurra femminile ha chiuso il torneo con una bellissima medaglia di bronzo, un settimo posto e tante buone prestazioni. È un risultato di tutto rispetto se confrontato con le altre nazioni, ma a mio avviso inferiore alle possibilità di questo team.
Le nostre atlete hanno ben figurato, dando sempre l’impressione di poter vincere gli incontri che hanno disputato; purtroppo per motivi diversi e individuali che analizzeremo, abbiamo perso alcuni incontri clou di altissimo livello che avrebbero aperto la strada alle nostre campionesse.
Sicuramente da notare la giovane età delle atlete schierate in squadra, e fra queste anche due juniores come Veronica Toniolo e Susi Scutto, dalla quale è arrivata la splendida medaglia. Da sottolineare anche che, per motivi di programmazione, mancavano anche le giovani promesse Giulia Carnà ed Asya Tavano.
In conclusione, sono contento della prestazione complessiva, ma penso sinceramente che possiamo ottenere molto di più e, da domani, lavoreremo per questo in vista del World Master. Ringrazio, come sempre, tutti i club, i gruppi sportivi militari, i tecnici di queste ragazze che sono parte attiva di questo lungo percorso e tutto lo staff della Federazione che ha supportato le squadre e contribuito al risultato”.