FantasticAlice! Una superlativa Alice Bellandi ha conquistato la medaglia d’oro nei 78 kg nel Grand Slam a Baku ed assieme a lei hanno fatto festa Christian Parlati e Gennaro Pirelli, che hanno messo al collo due splendide medaglie di bronzo, rispettivamente nei 90 e 100 kg.
E con queste, le medaglie conquistate dall’Italia nel Grand Slam a Baku sono salite a quota cinque. A questo punto si tratta di numeri che, lasciando da parte i record che si stabiliscono proprio per essere superati, stanno diventando una piacevolissima consuetudine per un team Italia che guarda a Parigi 2024 con sempre più giustificato e motivato ottimismo.
Alice Bellandi ha strapazzato la categoria dei 78 kg, e non è esagerata la definizione considerando il trattamento riservato alla slovena Metka Lobnik, all’inglese Emma Reid e, ancora una volta, alla francese Madeleine Malonga (argento olimpico, oro ed argento mondiale). In finale con l’olandese Natascha Ausma, l’azzurra si è aggiudicata l’incontro grazie ad un wazari messo a segno con attacco di seoi nage in ginocchio a sinistra e, senza interruzione, è risalita e ha attaccato in o uchi gari a destra facendo cadere la rivale. Spettacolo!
“È stata una giornata tosta -ha detto Alice Bellandi- perché non mi sentivo al top, ma di testa sono stata brava a gestire la gara, a capire che potevo vincere in maniera diversa e così è stato. Sono contenta di questo risultato, anche se qualcosa di meglio negli incontri l’avrei potuto fare comunque. Ma adesso si va avanti e la testa va già al Master!”.
Ed è stato uno spettacolo anche l’ippon di Christian Parlati nella finale per il bronzo dei 90 kg con il tedesco Martin Matijass, che aveva avuto la pessima idea di cercare il corpo a corpo con Christian per tentare di chiudere un parapiglia. Niente da fare, perché in quelle situazioni Parlati è un “mago”, avvolge, chiude ogni via d’uscita ed infine schiaccia a terra. Prima di Matijass, qui a Baku, ci sono passati anche Peter Zilka (Svk), Anri Egutidze (Por), Murad Fatiyev (Aze), mentre Nemanja Majdov (Srb) questa se l’è cavata, ma solo per questa volta. "Vengo alle gare per vincere l’oro e so di poterlo fare -ha detto Christian Parlati- oggi torno con una medaglia di bronzo quindi non posso dirmi completamente soddisfatto…va anche detto che in questo periodo sto caricando parecchio: il mio obiettivo è il master ed è per quello che sto lavorando.
Ci sono tante persone che vorrei ringraziare ma oggi voglio dedicare la medaglia a Ivan Capezzuto come auspicio di buona guarigione".
E che dire di Gennaro Pirelli, 22 anni, che è salito sul podio al suo secondo Grand Slam nei 100 kg? Considerando che il primo è stato quello di sette giorni fa ad Abu Dhabi… Un mastino, che ha messo sotto l’ucraino Danylo Hutsol, l’estone Grigori Minaskin, il tedesco Dario Kurbjeveit Garcia, tutti per ippon, quindi l’eccellente incontro con il serbo Alexandar Kukolj che si è concluso a favore di quest’ultimo al termine di un lungo golden score, quindi la vittoria perseguita con grande lucidità sull’ucraino Anton Savytskiy. "Finalmente è arrivata la medaglia in questa nuova categoria. -ha detto Gennaro Pirelli- Oggi mi sentivo veramente bene, sono salito sul tatami con le sensazioni giuste e sapevo dove mettere le mani. In semifinale con Kukoli poteva andare meglio, ho gestito bene fino a quell’attacco che purtroppo gli è bastato …ma non mi sono dato per vinto e in finale ho fatto il mio. Ringrazio il maestro Lello, le Fiamme Oro e la Nippon che mi consentono di allenarmi al meglio, ringrazio anche la nazionale che mi ha dato questa opportunità. Voglio dedicare il risultato di oggi alla mia famiglia e a chi mi ha sopportato e crede in me".
In una giornata così è passata un pò in secondo piano la gara di Giorgia Stangherlin, settima nei 78 kg, ma anche le prove di Lorenzo Agro Sylvain nei +100 kg, Nicholas Mungai nei 90 kg ed Asya Tavno nei+78 kg.
"Direi sempre meglio… -è il commento di coach Francesco Bruyere- Alice ha condotto la gara molto intelligentemente e con grande consapevolezza nelle sue potenzialità. Lei è un talento e quando si presenta in gare in buone condizioni fisiche e mentali è impressionante, oggi era intoccabile e ne abbiamo avuto la conferma ammirando la superiorità con cui ha vinto l’incontro in semifinale con la fortissima francese. Tantissimi complimenti ma non è comunque il momento di sedersi sugli allori, si può ancora migliorare su alcuni aspetti e mirare sempre più in alto. Mi dispiace invece per l’incontro di Asya, oggi non era in condizioni psicofisiche ottimali e non è riuscita ad esprimere il suo reale valore. Questa però non può essere una scusa, lei è molto più forte di così e queste sono cose che non devono accadere a prescindere, dobbiamo rimboccarci le maniche e continuare a lavorare. Chiudiamo un alto Grande Slam con 5 medaglie che si commentano da sole, puntiamo al Master".