Lucio Tavoletta è il nuovo campione d’Europa nei 73 kg, classe cadetti. Una gara perfetta la sua, nella seconda giornata dei campionati continentali a Odivelas, culminata con una finale esemplare per generosità, intuito, talento.
“Lucio è arrivato sereno al palazzetto questa mattina -è stato il commento di Silvio Tavoletta, papà e non solo- Era consapevole delle sue capacità e possibilità. Il sorteggio era ostico ma non impossibile. L'unico ostacolo da superare era la tensione e l'alta aspettativa che tutto e tutti avevano su di lui, ma soprattutto era lui ad averne. Ha vinto il primo incontro, poi il secondo dopo essere passato in vantaggio si è tranquillizzato e con il georgiano, ostico, esperto, ha lavorato con tranquillità, ha lottato e ha trovato la soluzione in sumigaeshi. Ora la Finale. Ukraino forte, ma Lucio di più. Tutto può accadere. Deve dare il massimo”.
E così è stato, Lucio è stato incalzante dal primo hajimè e con Stanislaw Sahir, l’ucraino, ha attaccato sempre, sode tsuri komi goshi, ko uchi gari ed a metà tempo, su un cambio presa e direzione ha messo a segno wazari di sumi gaeshi. La fatica iniziava a farsi sentire, ciononostante Lucio ha completato il suo capolavoro senza cambiare atteggiamento e lasciando all’ucraino, che in ogni caso aveva già con due shido di passività, gli ultimi assalti senza reale pericolosità. Fine del tempo e Lucio Tavoletta può alzare le braccia al cielo, questa volta il numero uno del ranking ha vinto il titolo.
“Oggi è stata una grande giornata mi sono sentito molto bene. -è il commento di Lucio Tavoletta- Sapevo che sarebbe stata dura e ho dato tutto quello che avevo per raggiungere il risultato che alla fine è arrivato. Volevo ringraziare tutto le persone che mi sono state vicino perché è soprattutto merito loro se ce l’ho fatta”.
“Non possiamo non partire dalla prestazione di Lucio Tavoletta che ha vinto un europeo strepitoso esprimendo una sicurezza a tratti imbarazzante per gli avversari. -è l’analisi dei coach azzurri Francesca Campanini e Massimiliano Pasca- In tutti gli incontri ha espresso un judo di livello ed una lucidità da atleta di classe superiore. Nella stessa categoria segniamo un settimo posto di tutto rispetto per Molinaro anche lui in ottimo stato di forma. Sacchi, Serafini e Pagliaro pagano un po’ l’esperienza che per loro ha presentato il conto, nonostante le indubbie doti di ciascuno. Cardella su cui noi puntavamo molto per una medaglia è invece incorsa in un infortunio e speriamo possa riprendersi quanto prima. Domani le ultime categorie dell’individuale dove come sempre l’obiettivo minimo è un’altra medaglia!”.