Assunta Scutto l’ha rifatto, ed è salita nuovamente sul podio dei Masters! Poco più di sette mesi dopo il terzo posto a Gerusalemme, la ventuenne napoletana ha conquistato la medaglia di bronzo anche all’Hungary Masters a Budapest.
E con lei l’Italia ha ottenuto anche tre settimi posti con Veronica Toniolo nei 57 kg e con Elio Manzi e Matteo Piras nei 66 kg.
Niente male per la prima giornata di gare nella Laszlo Papp Arena.
Straordinaria come sempre la gara di Assunta Scutto nei 48 kg, iniziata con la vittoria sulla cinese Zongying Guo dopo aver passato il primo turno come testa di serie numero uno. Un wazari della mongola Baasankhuu Bavuudorj ha costretto Scutto ai recuperi, nei quali si è imposta con due wazari su Catarina Costa (Por) ed un wazari su Milica Nikolic (Srb)
Nei 57 kg Veronica Toniolo ha vinto sulla cinese Qi Cai e sulla georgiana Eteri Liparteliani, prima di cedere il passo ad Haruka Funakubo (Jon) nei quarti ed a Daria Bilodid (Ukr) nel recupero.
Due vittorie significative anche quelle di Elios Manzi nei 66 kg, che ha avuto la meglio su Yashar Najafov (Aze) e su David Garcia Torne (Esp), per cedere poi a Denis Vieru (Mda) e, nel recupero, a Erkhembayar Battogtokh (Mgl). Vittorie eccellenti anche quelle ottenute da Matteo Piras nei 66 kg, che ha tolto di mezzo Tal Flicker (Isr) e Walide Khyar (Fra), per fermarsi poi di fronte ad An Baul (Kor) e, nel recupero, a Narmandakh Bayanmunkh (Uae).
Giornata storta invece per Odette Giuffrida che, nei 52 kg, dopo la vittoria su Kelly Deguchi (Can), è stata ‘beffata’ dal tempismo della cinese Yeqing Zhu che, sull’attacco dell’azzurra, ha colto il tempo giusto per evitare e schiacciare: wazari. Ed in meno di un minuto è risultato impossibile ogni tentativo di recupero. Subito fuori nei 52 kg anche Giulia Carna, superata dall’azera Gultaj Mammadaliyeva con un wazari messo a segno dopo il primo minuto. Niente da fare nemmeno per Thauany David Capanni Dias nei 57 kg che, opposta alla campionessa olimpica a Tokyo Nora Gjakova, è stata sconfitta per una leva al braccio. Nei 60 kg Angelo Pantano è stato eliminato dal sode tsuri komi goshi di Ryuju Nagayama, che poi è stato il vincitore della categoria, mentre Francesca Milani ha ceduto per wazari nel golden score con la kazaka Tynbayeva.
Domani in gara soltanto tre azzurri con Giovanni Esposito e Manuel Lombardo nei 73 kg ed Antonio Esposito negli 81 kg.
I commenti
Assunta Scutto: “È una soddisfazione perché io non pretendo mai nulla dalle gare, ovviamente sono venuta qui per vincere e l’incontro dei quarti mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. è stato difficile riprendermi e salire per i ripescaggi però penso che per diventare un campione si devono affrontare anche queste cose e quindi sono soddisfatta perché sono riuscita ad andare avanti e vincere i ripescaggi e prendermi la medaglia. Perché me la meritavo e quindi l’ho presa. Il mio obiettivo è quello di diventare la più forte di tutte, perché il mio sogno è quello di vincere le Olimpiadi e quindi devo per forza diventare la più forte. Questa seconda medaglia al Masters mi fa capire che sono sulla buona strada per andare alle Olimpiadi, comunque confermarsi sempre nel blocco delle finali vuol dire che sei sempre fra i cinque più forti al mondo e ti dà una speranza di poter portare una medaglia anche alle Olimpiadi, quindi sono contenta. Con questo risultato dovrei diventare la prima al mondo e se è davvero così sono soddisfatta per essere la numero uno del ranking mondiale. Volevo ringraziare il mio club di appartenenza Fiamme Gialle e la FIJLKAM per avermi supportato in questo periodo concedendomi di essere seguita dal mio coach Antonio Ciano sulla sedia, ovviamente un grazie immenso a tutto lo staff Nazionale che mi ha supportata vivamente anche oggi. Ringrazio Dio per il meraviglioso piano che ha riservato per me e di avermi dato la forza di non mollare e andare avanti anche oggi! Dedico la medaglia alla mia famiglia che mi ha seguita da casa e al mio ragazzo presente oggi in gara!”.
Veronica Toniolo: “Se due settimane fa mi avessero detto che avrei combattuto così ci avrei messo la firma sopra, ad oggi dico che avrei potuto fare ancora qualcosa in più. È stato un periodo difficile, pieno di ostacoli che non mi trovavo davanti da un po’. Assolutamente neanche al 60% fisicamente mi sono ritrovata a fare una delle gare più difficili che ci siano, dimostrando a me stessa ancora una volta quando è importante la testa a questi livelli. Mi dispiace veramente tanto perché per come si erano messe le cose e per come stavo combattendo si poteva raccogliere di più e sicuramente arrivare a fare la finale 3-5. Rimane però quello che ho detto all’inizio e quindi sono contenta per come ho saputo reagire alla gara e a questo brutto periodo ma soprattutto ancora più fiduciosa delle mie capacità e di quello che potrò fare in futuro”.
Elios Manzi: “L’emozione prevalente per questo settimo posto è l’ottimismo… sono contento, perché sento che sto crescendo sempre di più e sto migliorando su alcune mie lacune. Andrà sempre meglio, sono sulla strada giusta”.
Matteo Piras: “L’emozione prevalente per questo settimo posto è la consapevolezza”.
Francesco Bruyere: “Oggi Susy stava davvero bene e si è visto fin dall’inizio. Una sola distrazione nell’incontro con la mongola, che stava gestendo nel migliore dei modi dimostrando superiorità le ha bloccato la strada per la finale. È stata molto brava a ritrovarsi per affrontare i recuperi e la finale contro due avversarie molto ostiche che in passato l’avevano battuta, lucida e concentrata ha fatto tutto perfettamente e ha regolato i conti. Due medaglie mondiali e due al master sono tanta tanta roba, infiniti complimenti a lei e al suo gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Per le altre ragazze è stata una giornata particolare in cui il risultato, a mio avviso, non rispecchia i valori visti in campo; sicuramente il master è una gara complicatissima, ma avremmo potuto ottenere molto di più. Stavano tutte bene e abbiamo perso incontri assolutamente dominati a causa di alcuni episodi singoli e differenti che non mi sento neanche di chiamare errori, lavoreremo comunque per migliorare ancora. Infine, faccio i complimenti a Veronica per questo settimo posto, pur non nelle migliori condizioni ha lottato con il grande carattere che la contraddistingue giocandocela alla pari con le migliori al mondo”.
Raffaele Parlati: “Una giornata che può sembrare, leggendo i risultati, non molto positiva, ma facendo invece un'analisi su quello che realmente hanno fatto i ragazzi è una giornata che mi lascia con la consapevolezza che tutti siano sulla giusta strada”.
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