Si è conclusa ieri a Lignano Sabbiadoro la 18ª edizione dello Stage FIJLKAM ed il tatami nel Pala Bella Italia si è definitivamente svuotato dopo quattro giornate intense di emozioni e sudore.
“È stato uno stage completo sotto più punti di vista, non è assolutamente facile realizzare qualcosa che possa andare bene per tutti, dal giovane principiante fino all’atleta olimpionico, ma penso che questa volta la nostra federazione ci sia riuscita egregiamente. -è il resoconto conclusivo fatto da Francesco Bruyere- La grande partecipazione in tutte le fasce d’età ha permesso agli atleti di potersi confrontare a diversi livelli per iniziare al meglio la stagione agonistica. I nostri docenti olimpionici d’eccezione hanno alzato il livello regalando ai giovani atleti incredibili contenuti tecnici e preziosi incoraggiamenti motivazionali. Infine, la presenza di tanti campioni e delle varie Squadre Nazionali con cui condividere il tatami e gli spazi comuni del villaggio ha regalato a tutti un’esperienza magnifica. Penso sia stato un successo e consiglio a tutti quelli che se lo sono perso di non mancare il prossimo anno perché questa è veramente un’opportunità di crescita a 360 gradi”.
Mercoledì invece, nella terza giornata di stage, sempre sotto gli occhi vigili di Laura Di Toma che alle otto di mattina è già a bordo tatami, in attesa dell'arrivo dei più piccoli, la lezione agli esordienti è stata tenuta da Nicholas Mungai che ha proposto la sua versione del Sankaku. Una versione semplificata per i più giovani ed un po' più complessa quella presentata ai cadetti nel turno successivo.
“È stata un’esperienza piacevole e credo sia utile anche per noi atleti un po' più "anzianotti" cominciare ad approcciarci al mondo dell'insegnamento, perché fa parte della crescita di un judoka. - ha detto Nicholas - Non è scontato che una persona che è stata un atleta forte sia anche un buon tecnico; quindi, cominciare a fare esperienza anche se la carriera agonistica non è ancora conclusa è importante. Anche perché comunque oltre ad insegnare sei tu per primo che impari qualcosa di nuovo e diverso. L'esperienza qui a Lignano è sempre positiva, considerando che siamo in un villaggio dove c'è tutto ed il tatami è sempre pieno di persone anche per allenarsi”.
Nel pomeriggio, invece, è stato Francesco Bruyere a condurre le danze con gli esordienti, mentre la classe cadetta ha avuto un'altra docente speciale: Odette Giuffrida. Religioso silenzio e attenzione sono calati sin dalla prima spiegazione, nella quale Odette ha presentato il suo Morote Seoi Nage. Ma la vera sorpresa è arrivata alla fine, quando l'azzurra si è lanciata in un breve ma potentissimo monologo dedicato ai ragazzi, augurando loro di aspirare solamente a diventare la versione migliore di sè stessi, raccogliendo le esperienze e costruendo giorno per giorno la propria storia.
“A conclusione della lezione sono riuscita ad esprimere un concetto che mi sta davvero a cuore. –ha detto Odette- Forse tanti ragazzi sono stati colpiti da quello che ho detto, ed anche per me è stata un’importante vittoria perché sono riuscita a sbloccarmi e a non tenere per me quello che avevo in mente per paura di non riuscire ad esprimermi o a causa della mia timidezza. Ritorno a casa davvero felice”.
La 18ª edizione dello Stage FIJLKAM si è così conclusa, e si può ben dire: ottimo lavoro, missione compiuta!
Le video interviste: FRANCESCA MILANI - ALICE BELLANDI - ODETTE GIUFFRIDA - NICHOLAS MUNGAI