È iniziata lunedì scorso, nel Centro Olimpico a Ostia una nuova Practical Session dell’IJF Academy. È il settimo appuntamento di quest’anno, che segue quelli tenuti a Santo Domingo in gennaio, Bishkek, Kyrgyzstan in marzo, Pindamonhangaba, Brasile in aprile, Zagabria, Croazia in luglio, Walsall, Gran Bretagna e Tokyo in settembre. I lavori sono intensi, accurati, approfonditi e si svolgono nell’ambito di un clima sereno e professionale, come appare ben chiaro nelle interviste ad alcuni dei protagonisti che si riportano di seguito.
Envic Galea: “Sono sempre molto contento di ritornare a Ostia nel Centro Olimpico, risale al 1997 quando abbiamo fatto la prima riunione dell’Educazione (Commissione, ndr) con Luigi e adesso siamo qua con l’IJF Academy. Roma è molto centrale come aeroporto e questo ha consentito di essere attrattivi per un numero importante di studenti, alcuni dei quali sono venuti in macchina, altri con l’aereo e sono venuti anche dalla Corea. È un gruppo abbastanza vario, ma di buon livello, abbiamo anche un nuovo tatami che abbiamo inaugurato proprio noi ed è sempre un piacere ritornare qui al Centro anche per i molti ricordi che ciascuno di noi conserva. Tina Trstenjak e Giulia Quintavalle sono due dei nostri Esperti che per acquisire questa qualifica hanno fatto il corso e l’esame, ma continuano a rimanere sempre sotto osservazione, per vedere di migliorare sempre. Giulia e Tina sono due fra le migliori assieme all’argentina Daniela Krukower, che in questo caso non è qui con noi perché l’altra settimana è stata al Kodokan in Giappone sempre con l’IJF Academy, e naturalmente portano il loro contributo come fanno tutti i nostri esperti. Un altro appuntamento qui al Centro Olimpico a Ostia è già in programma per il prossimo anno, in quanto dal 1° gennaio 2024 è obbligatorio per tutti il corso IJF per la licenza di allenatore, pertanto c’è grande richiesta e, fatti i conti, sono circa 900 gli studenti che devono fare l’esame e Roma sarà di sicuro uno dei centri che sceglieremo per la centralità e per la logistica ideale”.
Giulia Quintavalle: “È emozionante ritornare qui, sono orgogliosa di poterlo fare in questa veste, circondata da una squadra fantastica di tecnici come Tina Trstenjak, Mark Huizinga, Yamamoto e Bradic. È bello anche perché si approfondiscono le basi del judo, che a volte si considerano come acquisite, ma studiarle è un’altra cosa. È bello che il judo diventa sempre più globale, eliminando le differenze fra i paesi nella diffusione. Per me è un onore, oltre che un piacere essere qui a svolgere questo compito, su questo tatami, in questo centro e poter mostrare la bellezza del mio paese è un aspetto del quale vado fiera”.
Tina Trstenjak: “Dopo pochi anni dall’ultima volta è per me un piacere ritornare nel Centro Olimpico a Ostia, che ho frequentato per numerosi training camp, ma ho anche gareggiato qui. Conosco questo posto molto bene, oggi mi trovo qui in un ruolo totalmente differente e sono veramente felice di esserci. Con Giulia, c’è un ottimo rapporto di collaborazione sul tatami, oltre all’amicizia, lei ha davvero un judo molto bello ed interessante, ma ciascuno di noi ha ancora molto da imparare da tutti gli altri”.
Valentina Moscatt: “È davvero un’emozione ritornare al Centro olimpico e, soprattutto, salire su questo tatami perché mi ha dato tanto e spero che un domani io possa restituire altrettanto agli altri ed è proprio per questo che ho intrapreso il percorso dell’IJF Academy”.
Matteo Marconcini: “È una settimana intensa questa, con tre ore il mattino e tre ore il pomeriggio di judo di altissimo livello, in quanto nella nostra commissione ci sono ben tre campioni olimpici, il Maestro Yamamoto che propone spunti estremamente interessanti del Nage no kata. Devo dire che alla fine di questa settimana l’esperienza maturata sarà indubbiamente faticosa, ma assolutamente indimenticabile”.
Enrico Parlati: “L’ultima volta che sono salito su questo tatami facevo ancora l’atleta. Adesso, dopo cinque anni, mi ritrovo a salire nuovamente su un tatami che mi ha ospitato per quindic’anni sotto un’altra veste perché essere qui al corso IJF per prendere il brevetto come allenatore è tutto un altro discorso quindi all’inizio è stato un po’ strano, una sensazione particolare, però poi dopo mi sono rimesso allo stesso posto dello spogliatoio dove mi sono cambiato per quindic’anni e ho ricominciato a fare le stesse e ho trovato le stesse persone, ho rivisto amici che non vedevo da anni e gente che si è presa cura di me per quindic’anni a cui voglio bene ed a cui mi sono accorto di mancare veramente perché hanno avuto un abbraccio, un bacio, una parola di conforto nel vedermi e questa è la cosa che fa più piacere”.
Il programma di questa Practical Session si completerà sabato 14 ottobre con le sessioni d’esame che occuperanno l’intera giornata.