Si è tenuto sabato e ieri a Gyor il seminario IJF in cooperazione con EJU per arbitri e tecnici. È stata, come di consueto, l’occasione per chiarire le situazioni più complesse e dare degli indirizzi, ma a prescindere dalle regole e da chi è chiamato a farle rispettare, si propone una sintesi delle due giornate attraverso la voce di Francesco Bruyere, chiamato in quest’occasione al tavolo dei relatori e di Alessandro Comi che, nel ruolo di EJU Sport Commissioner, ha una visione complessiva ampia, completa e disinteressata.
Alessandro Comi
“Un seminario arbitrale a pochi mesi dai giochi olimpici non può stravolgere le cose: si cerca di chiarire le zone opache e di guardare al dopo-Parigi.
Di sicuro nulla è cambiato rispetto a quanto contenuto nel regolamento internazionale: se la legge universalmente valida è quella scritta nel SOR, a quella ci si deve attenere, che piaccia o meno. Fatta questa premessa -che è la mia conclusione alla due giorni di seminario- c’è da dire che, nella pratica della quotidiana applicazione delle norme, ci sono davvero molte sfumature e su questo, onestamente, non sono tranquillissimo: mi sarei aspettato dei chiarimenti più netti poiché le zone d’ombra nell’attuale regolamento non mancano ma…
Di una cosa però sono soddisfatto: la nostra unione continentale ha segnato un momento storico nella tradizione di questi seminari creando sinergie tra la propria Coach Commission e l’IJF: non è mai scontato neanche per i migliori coach del mondo poter dire la propria; eppure, si stanno aprendo spazi di confronto e un dialogo operativo che guarda al futuro. È in questo contesto che la Commissione ha presentato un eccellente lavoro di analisi delle competizioni di alto livello dello scorso anno, mettendo in risalto le criticità di un regolamento troppo concentrato a sanzionare il judo negativo e poco a valorizzare quello positivo. Il lavoro presentato ci riguarda da vicino perché è un prodotto del tutto Made in Italy: Emidio Centracchio, data analyst federale e mente della piattaforma JudoData, insieme al coach Francesco Bruyere -che ha presentato il lavoro durante il seminario per conto dell’EJU- hanno trasformato in numeri le sensazioni e le intuizioni raccolte nel contesto di gara, restituendo statistiche di grande rilievo per il lavoro futuro. Ci stiamo muovendo con attenzione al prossimo ciclo olimpico e anche la nostra Federazione sta contribuendo in maniera sensibile con alcune proposte basate sull’evidenza e col supporto dei dati: è solo l’inizio di un percorso che entrerà nel vivo nella seconda parte dell’anno ma siamo già partiti col piede giusto”.
Francesco Bruyere
“La Coach Commison Europea nasce con l’intento di dare una voce comune ai coach, permettere loro di esprimere il proprio parere e il proprio punto di vista riguardo alle decisioni che ruotano intorno al mondo del judo internazionale.
Siamo convinti che il judo sia un’unica grande famiglia composta da dirigenti, coach, arbitri e atleti e che, appellandoci ad uno dei nostri principi fondamentali, insieme si possa migliorare.
Oggi per noi è stata una grande opportunità e per me un grande onore poter salire su quel palco per presentare alcuni dati statistici raccolti nel 2023 sui punteggi e sulle penalità. L’obiettivo di questo studio condotto insieme al sito judodata.com e al suo fondatore e amico Emidio Centracchio che ringrazio infinitamente, è quello di fotografare l’attuale situazione del judo per iniziare a pensare a soluzioni vincenti per il futuro.
Il nostro obiettivo comune è quello di avere un regolamento chiaro e condiviso che favorisca il judo positivo a sfavore del judo negativo ed eccessivamente tattico.
Il potere dei dati è eccezionale e oggi purtroppo hanno evidenziato che il 20% degli incontri a livello internazionale finisce per sanzioni e senza un punteggio attivo e che abbiamo oltre 45 modi diversi per essere penalizzati.
il nostro viaggio parte da qui, volgiamo cercare di ridurre questi numeri per poter aumentare lo spettacolo per tutti e la popolarità del nostro amato sport.
Ringraziamo l’EJU e l’IJF per averci ascoltato e per questa apertura collaborativa che porterà sicuramente ad ottimi risultati”.
Stefano Piccoli
Nel weekend appena trascorso a Gyor ( HUN), oltre 200 tra arbitri e tecnici, provenienti da 50 paesi, in rappresentanza di tutti i continenti, hanno partecipato al Seminario Arbitrale IJF. Un Seminario svolto all’insegna del confronto, in collaborazione con gli esponenti delle Commisioni Educazione e Sport IJF.
La Nostra Nazione era rappresentata dal Presidente della CNUG Stefano Piccoli, dal Componente Arbitri Francesco Soldano, da Roberta Chyurlia Arbitro Olimpico e Formatore CNUG, dal Capo Allenatore Senior Maestro Raffaele Parlati, dal Team Manager e Sport Commissioner EJU Alessandro Comi e da
Francesco Bruyere Allenatore squadra femminile e Membro della Comissone Tecnica EJU. Francesco e la Commissione tecnica EJU hanno presentato anche un accurato lavoro di statistica avente ad oggetto l’analisi delle competizioni IJF del 2023 che sarà alla base di nuove proposte per il prossimo ciclo olimpico. Il lavoro presentato è stato supportato dei dati tecnici offerti da “judodata”, grazie alla collaborazione con Emidio Centracchio.
Le regole arbitrali sono state ovviamente al centro delle discussioni e la Commissione IJF, nelle persone di Daniel Lascau ed Armen Bagdasarov ( Head refereeing Directors ) ha analizzato nel dettaglio tutte le situazioni più controverse, fornendo Ie linea guida per i prossimi mesi; anche se e’ emerso, con chiarezza, che non ci saranno cambiamenti perché a pochi mesi da Parigi 2024 non è possibile cambiare le regole. Tutto proseguirà, quindi, in linea con quanto osservato nel 2023. Daniel LASCAU, in merito ha aggiunto: “che sarà comunque necessario rendere più comprensibile il nostro sport al grande pubblico ma che, allo stesso tempo, bisognerà proteggere l’autenticità dello sport, la nostra tradizione e il nostro patrimonio; questi seminari sono fondamentali sia per gli arbitri, che per gli allenatori e i dirigenti al fine di preparare gli atleti nel miglior modo possibile”.
Venendo ai dettagli tecnici, tra le specificazioni più salienti quelle riguardanti le seguenti situazioni tecniche:
-ushiro sankaku;
-katasankaku;
-wazari per impatto con la parte superiore della spalla;
-head defense.
Per la prima volta i video del seminario sono stati resi immediatamente accessibili attraverso un QR CODE; inoltre, accedendo al link “referee2024.ijf.org”, si potranno visionare tutti i video analizzati,potendo apprezzare le azioni da visuali diverse ed a rallentatore. La presenza del presidente IJF Mr Marius Vizer, poi, ha suggellato questo importantissimo evento. Il Presidente ha dichiarato: "Sulla base di ciò che ho visto oggi e di ciò che ho visto nell'ultimo periodo durante le gare e come ex allenatore, credo che dobbiamo aumentare l'istruzione. Dobbiamo tutti conoscere i metodi, le tecniche, le regole e le regole del judo". Dobbiamo aumentare la cooperazione a livello di club e nazionale tra gli allenatori, prendendo in considerazione la parte educativa e quella arbitrale. I nostri arbitri devono essere attivi a livello di club, insegnando e organizzando seminari nei migliori club e in tutti i paesi. Dovranno prendere parte ai ritiri delle squadre nazionali per insegnare le regole. Dopo le Olimpiadi aumenteremo la collaborazione all’interno dello sport a tutti i livelli, per l’istruzione e il settore arbitrale. Questa unità è la chiave del successo del judo e la chiave per aiutare tutti noi a rendere il judo più chiaro e più comprensibile. La chiave è la conoscenza e la collaborazione. Queste parole non fanno che confermare che la strada intrapresa anche dalla nostra Federazione in ambito arbitrale e’ quella giusta!