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"Io, il Judo e il Bullo". La Fijlkam ospita 300 ragazzi delle scuole romane per combattere il bullismo

Roma, 27 ottobre 2017 - Questa mattina nel Centro Olimpico di Ostia, l’Assessore allo Sport del Comune di Roma Daniele Frongia ed il Presidente dell’Osservatorio Nazionale sul bullismo e doping Gianni Gola hanno presenziato all’evento “Io, il Judo e il Bullo”, organizzato dalla Fijlkam. Alla manifestazione hanno preso parte atleti ed ex atleti olimpionici che hanno avuto modo di raccontare le loro storie sportive agli studenti delle scuole medie. Il Presidente Fijlkam Domenico Falcone ha fatto gli onori di casa portando il saluto di Fabio Basile, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio, ieri impegnato nel Grand Slam di Abu Dhabi. “Il Judo può essere un grande aiuto per sconfiggere il bullismo - afferma il Presidente federale - è una disciplina utile ad affrontare le difficoltà. La figura di Jigoro Kano è una figura importantissima, e noi siamo qui a celebrare l'anniversario della sua nascita parlando del coraggio, che è il tema della Giornata Mondiale del Judo. Questa disciplina può essere di grande aiuto per trovare il coraggio di sconfiggere il bullismo. Il Judo significa letteralmente "la via della cedevolezza", vuol dire sfruttare la forza del proprio avversario per accrescere la propria. Mi auguro che molti di voi possano abbracciare questa disciplina che non è soltanto disciplina sportiva, ma anche e soprattutto disciplina di vita”. L’Assessore allo Sport Daniele Frongia è esperto in materia di Judo essendo un praticante da diversi anni. “Abbiamo fortemente voluto questo evento con la Federazione per affrontare un tema importante come quello del bullismo - sottolinea Frongia davanti ai 300 studenti delle scuole medie del litorale - questa esperienza sarà utile, vi resterà dentro, nei prossimi giorni tornerete a parlarne coi vostri insegnanti. Da bambino io scelsi il Judo perché mi insegnava a cadere; cadere talvolta può essere sinonimo di sconfitta, ma questa disciplina insegna a rialzarsi, sempre: è una metafora della vita”. Il Generale Gianni Gola ha focalizzato l’attenzione degli studenti sul rispetto delle regole. “Chi accetta di fare sport, accetta implicitamente di rispettare le regole - afferma - il bullismo non fa parte del dna delle persone, e le regole dello sport possono implicitamente servire a chi ha la tentazione di praticare bullismo. Chi pratica il Judo alimenta la propria autostima sviluppando il coraggio, chi fa sport non coltiva l’ignavia, chi fa sport diventa una persona migliore, migliorando la società”.         

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