Federazione

Clic, la foto racconta… #2

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Roma, 22 aprile 2020 – Europei di Lisbona del 2008, Ylenia Scapin e Gévrise Émane hanno appena combattuto per accedere alla finale. Sembrano esauste, capelli arruffati, back number scuciti, fiato ancora in gola, le due atlete si ritrovano fronte contro fronte, con le mani intrecciate, in segno di rispetto e di ringraziamento, l’una verso l’altra.

Il judo, nel saluto, mostra la sua essenza. In questo gesto, in questo inchino, c’è la forza e la filosofia del judo. È così per i bambini di qualsiasi scuola del mondo, è così per gli atleti olimpici. C’è il profondo rispetto dell’avversario e dei compagni, c’è l’amicizia e c’è il controllo di sé.

Ylenia ha avuto la meglio e finalmente potrà andare a vincere la sua prima medaglia d’oro europea, dopo una carriera di grandissimi risultati. Ma non è ancora quel momento. Le due atlete, in questa foto, sono ancora pienamente dentro all’incontro, non inteso soltanto come combattimento, ma come avvicinamento e scambio. Perché in fondo il judo permette ed auspica l’incontro. Fra i ragazzi della scuola, fra gli atleti, fra i campioni. Il judo, in questa foto, diventa l’arte dell’incontro e l’occasione di un rapporto. Rapporto che, fra Ylenia e Gévrise, al momento della foto, non si è ancora concluso, ma anzi, forse, si trova al suo apice.

La foto è di Emanuele Di Feliciantonio, fotografo ufficiale FIJLKAM.