Roma 23 maggio 2020 Riprende anche questa settimana un appuntamento fisso con le storie raccontate da un grande amico della FIJLKAM, il giornalista Vanni Lòriga, uno dei massimi esperti di sport in Italia. Racconterà per inostri appassionati lettori dei campioni olimpici delle nostre discipline, ma anche le curiosità e gli aneddoti di personaggi famosi e a volte insospettabilmente legati ai nostri sport.
Trattando negli ultimi interventi dei famosi "Tre Moschettieri Bolognesi" ci siamo accorti che anche iun passato molto recente dei nostri sport è poco noto alle giovani generazioni e spesso è dimenticato anche dalle altre.
Spulciando fra quelle che Giacomo Leopardi definiva le "sudate carte" mi sono imbattuto in una ricerca sostanziata dal determinante contributo di LivioToschi e dedicata a Primo Carnera.
Tutti sanno che nel 1933 vinse il titolo mondiale fra i pesi massimi del pugilato, ma sono in molti ad ignorare che la sua carriera di sportivo ebbe inizio e termine come lottatore.
Primo Carnera nato nel 1906 a Sequals (originariamente Villa de Subcollis trovandosi ai piedi delle Dolomiti Friulane) all'età di 18 anni si trasferì in Francia per trovare lavoro. Alto 202 centimetri per 120 chili di peso, fu assunto in un circo come lottatore con il nome di Juan lo Spagnolo. Chiunque poteva sfidarlo per un premio in denaro. Furono molti i temerari a provarci, ma nessuno riuscì a batterlo: era il 1925. Nel 1957, cioè 32 anni dopo, sostenne a Melbourne il suo ultimo match di catch.
Noi ci limiteremo ad esaminare le gare che Carnera disputò come tesserato della nostra Federazione, allora FIAP (Atletica pesante cioè lotta e pesistica) che nel 1941 indisse, per volere di Giovanni Raicevich (allora DT), il Campionato di lotta per professionisti con la prima edizione disputata al Teatro Puccini di Milano.
Carnera si tesserò nel 1942 e vinse il titolo allo Stadio Nazionale del Partito in Roma (ora i resti del Flaminio....) battendo Salvatore Serafino in 3'25" per doppia presa di testa a terra. Grande il successo di pubblico che adorava Carnera, poi impegnato in una tournèe che lo vide acclamato vincitore a Napoli, a Torino, a Vienna, a Francoforte e finalmente a Le Mans dove risiedevano i parenti che da ragazzo lo avevano ospitato il Francia.
Questa la carriera di Primo come lottatore "italiano". Rientrato negli USA divenne un idolo degli appassionati di catch wrestling, la famosa lotta libera americana sulla quale potremmo magari ritornare in articoli futuri.
Per il momento ci siamo limitati al Carnera praticante della lotta olimpica.