Roma 8 ottobre 2020 Pubblichiamo oggi un nuovo avvincente racconto storico narrato dall’arch. Livio Toschi, nella sua veste di storico della FIJLKAM. Buona lettura!
Le medaglie, la fiaccola e i francobolli
La LIV sessione del CIO, tenuta a Tokyo nel maggio 1958, deliberò che la medaglia per i primi tre classificati rimanesse – nel dritto e nel rovescio – quella adottata per la prima volta ai Giochi del 1928, opera del fiorentino Giuseppe Cassioli. Ma l’Italia qualcosa volle cambiare: la medaglia, con castone di foglie di ulivo silvestre, fu appesa a un collare in bronzo composto dalle stesse foglie, più grandi. Su una fascia inserita alla base del castone s’incise lo sport praticato dagli atleti premiati. Vennero invece consegnate senza collare le medaglie per i vincitori delle gare a squadre.
Solo a partire da Monaco 1972 il CIO lasciò agli organizzatori la facoltà di sostituire con un diverso motivo l’immagine dell’atleta trionfante sul rovescio. Da Atene 2004 si utilizza una nuova medaglia, ideata dall’artista greca Elena Votsi.
Il grande scultore catanese Emilio Greco (autore anche della grande statua simboleggiante La Fiaccola Olimpica) realizzò in bronzo la medaglia commemorativa dei Giochi di Roma, diametro 55 mm, peso 77 grammi, raffigurante sul recto una tedofora in corsa, con i cinque cerchi sullo sfondo, e sul verso un volo di aquile sopra lo Stadio Olimpico. Ne furono distribuite complessivamente 16.276.
Ad atleti, tecnici e giudici, nonché ai membri del CIO, delle Federazioni internazionali, dei Comitati Olimpici nazionali, del Comitato Organizzatore, ecc. vennero consegnati 66 tipi di distintivi, per un totale di 12.341 pezzi.
Dobbiamo a Renato Signorini, che fu scultore, pittore e medaglista, gli speciali gettoni d’oro coniati dalla Zecca in 6 formati diversi (da 22 a 60 mm).
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Il prof. Amedeo Maiuri, soprintendente alle Antichità della Campania, e i suoi collaboratori del Museo Archeologico Nazionale di Napoli disegnarono il modello della fiaccola olimpica: in alluminio bronzato, alta 40 cm e pesante 580 grammi, aveva il fusto scanalato e leggermente conico. La fiaccola fu realizzata dalla storica ditta bolognese Curtisa, che produsse – tra gli altri – gli infissi per i Palazzi dello Sport di Bologna e di Roma.
L’accensione della fiamma tra le rovine del tempio di Zeus a Olimpia (12 agosto 1960), il suo trasporto ad Atene e da lì in Italia a bordo della nave-scuola Amerigo Vespucci, la lunga staffetta da Siracusa al Campidoglio (18-24 agosto) e infine allo Stadio Olimpico (25 agosto), dove l’ultimo tedoforo – Giancarlo Peris – entrò alle ore 17.30, furono documentati da una pubblicazione del Touring Club Italiano: Il Fuoco Olimpico dalla Grecia a Roma. Peris che impugna la fiaccola accanto al tripode sugli spalti dell’Olimpico è raffigurato nel francobollo da 60 centesimi emesso dall’Italia per il 50° anniversario dei Giochi.
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I francobolli, come le medaglie, apparvero sulla scena delle Olimpiadi già nel 1896 (12 valori), e insieme contribuirono a finanziare la manifestazione ateniese.
Il 23 giugno 1959, 65° anniversario della rinascita dei Giochi, l’Italia emise una serie di 5 francobolli, detta Preolimpica, ispirata a monumenti di Roma e disegnata dal pittore Corrado Mancioli: la fontana dei Dioscuri al Quirinale, la torre del Campidoglio, le Terme di Caracalla, l’Arco di Costantino, la Basilica di Massenzio. Per l’occasione fu approntato un annullo con il logo dei Giochi.
Il 25 giugno 1960 le Poste stamparono 9 francobolli raffiguranti la Lupa, 4 famose statue (il Mossiere, il Pugile in riposo, l’Apoxyomenos di Lisippo e il Discobolo di Mirone) e 4 impianti sportivi (Stadio e Velodromo Olimpico, Palazzo e Palazzetto dello Sport), questi ultimi su disegno dello xilografo friulano Tranquillo Marangoni. La serie completa fu incollata su cartoline di grande formato con la riproduzione del manifesto di Armando Testa. Per il primo giorno di emissione venne utilizzato l’annullo con il logo ufficiale e la scritta: Giochi della XVII Olimpiade - 25.8.1960 - Poste Roma - Cerimonia di Apertura.
Aggiungo che fu predisposta una serie di 33 cartoline ispirate a luoghi ed eventi dei Giochi, per la cui stampa si utilizzarono i clichés dei biglietti d’ingresso.
3.
Didascalie:
In copertina: La fiaccola olimpica, disegnata da Amedeo Maiuri, altezza 40 cm
1. La medaglia per i vincitori, di Giuseppe Cassioli, Ø 54,5 mm, D/R
2. a/2. b La medaglia commemorativa dell’Olimpiade, di Emilio Greco, Ø 55 mm, D/R
3. I francobolli del 1960: i quattro che raffigurano gli impianti sportivi sono opera di Tranquillo Marangoni