Roma, 20 aprile 2021 – Matteo Marconcini, classe 1989, ha preso quella che per qualsiasi atleta è la decisione più difficile da accettare, diventare ‘ex’ atleta. E lo ha fatto nel modo più naturale e normale che ci sia in questo mondo sempre più ‘social’, annunciandolo con un post su facebook. Quasi a voler dire: ecco fatto, ora non si torna più indietro, questo capitolo della mia vita si è definitivamente chiuso, ma… “Sono felice e sereno di annunciare il mio ritiro dalle competizioni. È arrivato quel momento che ogni atleta crede che sia lontanissimo ma è giusto così, lo sport è giovane! Avevo degli obiettivi che sognavo fin da quando ero bambino, e qualcuno di questi è stato raggiunto, con tanta fatica e tanti ostacoli che spesso mi hanno fatto pensare di lasciar perdere… eppure, dopo tanti sacrifici ho partecipato e raggiunto una finale all’olimpiade di Rio e una medaglia ad un mondiale. #MaiArrendersi. Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine e mi hanno aiutato in questo mio lungo percorso, iniziato da bambino e finito da Uomo. Adesso, da Uomo è ora di prendersi le proprie responsabilità e rimettersi in gioco, studiare e formarsi con nuovi obiettivi in testa, sempre più in alto possibile! Ci vediamo presto, spero, nei palazzetti d’Italia e del mondo”. Mancherà a tutti l’atleta corretto, gentile, prestigioso e generoso che è stato Matteo Marconcini, ma nella scelta di farsi carico delle responsabilità, ne siamo certi, il judo rimarrà per sempre fra queste.
Anche Daigoro Timoncini, il greco romanista che ha rappresentato la nazionale italiana per ben tre volte ai Giochi Olimpici, ha deciso di lasciare l’attività agonistica. Un veterano della nazionale, un vero lottatore che ha cominciato a “giocare alla lotta”, come gli piace dire, a soli 6 anni nella sua città natale, Faenza, e da allora non ha mai smesso, fino ad oggi.
Anche lui saluta quella è stata la sua vita fino adesso con un post su Facebook, in cui si legge il suo dispiacere ma anche la sua riconoscenza al mondo che lo ha accolto e a cui ha dato tutto: “Grazie a tutte le persone che ho incontrato lungo il mio percorso, alla mia famiglia che mi ha sopportato e supportato ogni volta. Sono entrato in palestra che ero un bambino e ne sto uscendo da uomo. C’è un tempo per tutto ed è ora di guardare oltre! Grazie”.
A 36 anni, il suo addio lascia il segno, come lo ha lasciato nei suoi anni di lotta. Sette titoli ai campionati assoluti italiani, un bronzo europeo e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo a livello internazionale, oltre alla storica tripletta di partecipazione ai Giochi Olimpici: Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016.
Il suo sogno era partecipare ad una Olimpiade e alla fine ne ha fatte tre. Una carriera di altissimo livello che, oltre a questi importanti risultati, ha visto una costante partecipazione a tutte le più importanti competizioni di livello mondiale e una costante presenza tra le fila della nazionale italiana.