L'Editoriale del Presidente: grazie Italia, grazie FIJLKAM

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Care Amiche, cari Amici,

l'avventura olimpica si è conclusa con grande gioia e soddisfazione per la nostra famiglia. I successi delle nostre discipline hanno riempito il cuore di ciascuno di noi e dimostrato al mondo che judo, lotta, e karate sono sport principi nel panorama italiano. Con le nostre cinque medaglie siamo secondi solo all'atletica per valore, al nuoto per numero e a pari merito con la scherma, tutte Federazioni blasonate e sovraesposte mediaticamente. Inoltre, dei 15 atleti presenti a Tokyo, ben 7 hanno disputato una finale olimpica, quindi il 50% è arrivato fino in fondo al proprio percorso, segno dell'elevata competitività della nostra squadra.

Da sempre ad ogni appuntamento olimpico la nostra Federazione non ha mai fatto mancare medaglie al paniere italiano e anche a Tokyo abbiamo soddisfatto le aspettative del CONI, delle Federazioni mondiali e del nostro pubblico. Storicamente abbiamo uguagliato il risultato del 1932, quando tra le discipline federali c'era anche la pesistica, e questo testimonia la continuità del grande lavoro che c'è dietro ai nostri immancabili podi.

Per questo il primo ringraziamento che voglio fare è alle Società perché senza il loro grande e costante lavoro, il loro grande impegno e la loro passione non ci sarebbero Campioni e Campionesse sul podio. Il mio ringraziamento è ancora più sentito in virtù di questo ultimo anno e mezzo che ha messo tutti a dura prova. Anche in questo abbiamo di mostrato – e dimostreremo – che nemmeno una pandemia può fermarci.

Poi ci sono loro, le nostre stelle olimpiche. Grazie Luigi Busà, Odette Giuffrida, Maria Centracchio, Viviana Bottaro e Abraham Conyedo
Grazie per averci fatto emozionare, ridere, piangere con voi. La vostra umiltà, il vostro coraggio è linfa vitale per il nostro mondo.

Grazie anche a tutti gli altri, che hanno comunque combattuto con coraggio e determinazione. Comprendo la delusione per aver visto sfumare il vostro sogno. Nel corso degli anni ho constatato come l'Olimpiade sia un appuntamento diverso da tutti gli altri, che porta con sé ansie non prevedibili e, a volte, paralizzanti. Purtroppo capita soprattutto quando le aspettative sono alte. Tuttavia so che sarete ancora più determinati nel riprendere il lavoro con l'umiltà e la determinazione che vi sono propri.

Il mio ringraziamento va agli Staff tecnici e allo Staff sanitario ed a tutti coloro, che anche dietro le quinte, hanno contribuito a questo eccellente risultato. Il loro incessante lavoro di cura degli atleti, il supporto di tutto il team, è indispensabile per ogni momento della vita sportiva. Grazie per l'enorme generosità, per la competenza e la capacità di aver saputo creare un ambiente sereno ed un clima tranquillo per la nostra squadra. Un rigraziamento speciale va al Maestro Kyoshi Murakami che, con le Olimpiadi di Tokyo, ha concluso il suo proficuo incarico come Direttore Tecnico del Judo, iniziato nel 2015 e contraddistinto da grandi e storici successi nel corso di questi anni.

Gli Atleti e le Atlete sono il nostro lato visibile e luminoso, ma dietro le loro immagini pubbliche c'è una moltitudine di persone che lavora quotidianamente con passione. Quindi vorrei concludere ringraziando anche la Segreteria federale che ha lavorato con il cuore.

Siamo felici e soddisfatti, godiamoci questi momenti, ma non riposiamo sugli allori e già ci rimettiamo al lavoro per gli imminenti appuntamenti iridati e per il cammino che ci porterà a Parigi 2024.

Citius, Altius, Fortius - Communiter è il motto olimpico e ancor di più oggi anche nostro.