Roma, 10 agosto 2024 – Il percorso dei lottatori italiani a Parigi 2024 si è concluso ieri, dopo l’eliminazione di Frank Chamizo nella categoria dei 74 kg. Un percorso complicato sin dall’inizio, dalla fase di qualificazione fino, purtroppo, all’ultima eliminazione che chiude dunque senza medaglie la partecipazione olimpica italiana.
Gli alfieri italiani erano Emanuela Liuzzi, Aurora Russo e Frank Chamizo, ed ognuno ha avuto le sue vicissitudini in fase di qualificazione. Da Emanuela Liuzzi, ripescata soltanto il 31 luglio dalla UWW e chiamata a sostenere una sfida assai ardua con il calo peso, fino a Frank Chamizo, anche lui ripescato a poco più di un mese dall’inizio dei Giochi dopo varie peripezie. Passando infine per Aurora Russo, che a 21 anni ha compiuto una grande impresa centrando la qualificazione al torneo pre-olimpico mondiale nell’ultimissimo incontro valido per l’obiettivo.
Purtroppo, però, sia Frank Chamizo che Aurora Russo sono stati eliminati al primo turno di gara, mentre Emanuela Liuzzi non è infine riuscita a rientrare nella sua categoria dei 50 kg.
Le parole del Vicepresidente del settore Lotta Gianni Morsiani:
Su Emanuela Liuzzi - “Emanuela Liuzzi ha meritato la sua qualificazione in extremis, ma stava facendo molta fatica per fare il calo peso. Era un obiettivo molto arduo, poi la chiamata al controllo lo ha reso definitivamente impossibile, ha fatto saltare tutti i parametri del calo peso studiati nel rispetto dell’atleta con gli specialisti nutrizionisti.
Su Aurora Russo - “Se andiamo a vedere la storia delle Olimpiadi moltissimi campioni non sono riusciti a imporsi nella loro prima partecipazione. È una manifestazione che mette molto sotto stress e lei l’ha sentita. Aurora è uscita contro l’ecuadoriana, poi battuta da una lottatrice francese contro cui Aurora vince sistematicamente. Purtroppo, ha sentito la gara, lei è molto brava e noi crediamo molto nel proseguo della sua carriera. Non dimentichiamo che è campionessa europea e mondiale U20. È una ragazza che sa già vincere ad alto livello, ma l’Olimpiade è dura per tutti, lo abbiamo visto anche in altre categorie, con grandi campioni usciti al primo incontro. Quella pedana, col palazzetto sempre strapieno, scotta. Il grande riultato era qualificarsi, che per molti è una chimera, e l’abbiamo raggiunto. Poi è chiaro che l’appetito vien mangiando ed una volta che si arriva tra i migliori 16 si cerca di fare il meglio possibile.
Ma insomma, Aurora è una ragazza intelligente, con una moralità. Sappiamo che da queste situazioni che lasciano l’amaro in bocca si debba ripartire per raggiungere i risultati che si merita.”
Su Frank Chamizo - “Su Frank avevamo veramente tante aspettative. È stato bistrattato a livello di qualificazione, tutti sappiamo quale è stato il suo percorso. L’ha meritata per quello che aveva fatto e per quello che rappresenta per il movimento sportivo italiano e mondiale. L’infortunio non lo ha aiutato, qualche fastidio al ginocchio è rimasto, e probabilmente non era al meglio della forma. L’iraniano è molto bravo, ma Frank può battere chiunque, lo sappiamo noi e lo sanno i suoi avversari. Ma l’incertezza sulla qualificazione lo ha penalizzato sia a livello emotivo che a livello della condizione atletica. Purtroppo non è riuscito a fare un percorso come quello con cui è arrivato a Baku, dove era in forma e lo ha fatto vedere. Tutta quell’incertezza ci ha penalizzati molto”
Sul prossimo quadriennio olimpico - “Abbiamo molti ragazzi giovani e bravi. Alcuni di loro se la giocano a tutti i livelli, nelle varie competizioni di categoria, e quindi dobbiamo lavorare su questa base che secondo noi è solida e consiistente. Il settore giovanile andrà attenzionato ancor di più, è già forte ma vogliamo potenziarlo ancor di più. Il ricambio generazionale è in corso.”