Mondiali: tutte le regine iridate, il commento di Rainero

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Roma, 24 agosto 2017 - La grande sorpresa dei Mondiali di Parigi si chiama Haruna Okuno, diciottenne giapponese che da campionessa del mondo cadetta (2016) ha fatto sua la corona iridata seniores nei 55 chilogrammi. Sorpresa per la giovanissima età della fuoriclasse nipponica, non certo per l’appartenenza geografica: il Giappone da lustri produce eccellenze nella lotta femminile e la giovane Okuno sembra ben avviata sulla pista lasciata aperta da Saori Yoshida, la lottatrice più vincente di sempre che, nella stessa categoria, ha accumulato ben 17 allori iridati, tre ori olimpici e “solo” un argento a Rio 2016. La nipponica ha avuto la meglio anche sulla nostra Carola Rainero e ha concluso il suo primo Mondiale seniores battendo in finale la nigeriana Odunayo Adekuoroye, già bronzo due anni fa.
Ma non è la sola: nella categoria più leggera ha conquistato il suo primo titolo mondiale Yui Susaki, anche lei diciottenne e anche lei grande promessa del panorama asiatico, mentre è stato ancora Giappone nei 60 chilogrammi dove Risako Kawai ha conquistato il suo primo titolo mondiale dopo l’argento del 2015 e, soprattutto, l'oro Olimpico di Rio.
Nei 58 chilogrammi è tornata a far suo il titolo mondiale la statunitense Helen Maroulis che proprio a Yoshida strappò il quarto titolo olimpico a Rio de Janeiro. A Parigi si è imposta su Marwa Amri (bronzo a Rio) che ha portato alla Tunisia il primo metallo iridato della storia del paese.
Primo titolo iridato anche per la mongola Orkhon Purevdorj nei 63 chilogrammi, mentre nei 69 chilogrammi ancora un oro è andato al Giappone grazie alla Campionessa olimpica di Rio 2016 Campionessa olimpica a Rio 2016, la giapponese Sara Dosho che ha infine fatto suo il  titolo mondiale dopo il bronzo 2015 e l'argento 2014.
Nei 75 ha arricchito il suo palmares la turca Yasemin Adar aggiungendo il primo titolo iridato ai due europei (2016 e 2017).

Speranza di podio sfumata, invece, per l’Azzurra Rainero che da Parigi ha commentato la sua gara: “la giapponese al primo incontro è stato veramente un ostacolo duro, ma quando ho visto che mi ripescava ci ho creduto. Ho pensato fosse possibile avvicinarmi al podio dato che ho iniziato bene, ma l’americana è stata più brava di me. Comunque è stata un’emozione forte essere qui in questo scenario grandioso che è l’Arena di Parigi. Adesso farò il tifo per i miei compagni di squadra”.

E infatti domani scenderà sui tappeti dell'AccorHotels Arena Givi Davidovi nei 57 chilogrammi stile libero, mentre Frank Chamizo gareggerà sabato 26.

Oggi si conclude la porzione femminile con le categorie 48, 53, 60 e 69 chilogrammi.            

                                                                                                                                                      
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