Roma, 30 maggio - Con la morte di Umberto Silvestri, avvenuta ieri nella sua casa di Roma, si crea un grande vuoto nel mondo della Lotta e dello Sport italiano. Atleta eccellente e personaggio eclettico era nato a Roma nel 1915 da una famiglia di lottatori; esordì nel 1932 nella lotta greco romana classificandosi secondo ai campionati italiani di seconda serie e nell'anno successivo conquistò a Genova il primo titolo nazionale ottenendo anche il secondo posto ai campionati assoluti di Faenza. Fu anche pesista di talento, ma dedicò le sue risorse fisiche principalmente alla Lotta vestendo i colori della Borgo Prati e della SS Parioli. Si classificò quarto alle Olimpiadi di Berlino nel 1936, ottenendo un premio quale lottatore più giovane, e sesto a Helsinki nel 1952. Conquistò la medaglia di bronzo al campionato europeo del 1947 e della medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo del 1951. Ebbe 42 presenze in nazionale nella greco romana e tre presenze nello stile libero, a rimarcare la sua versatilità atletica. Fu 12 volte campione italiano assoluto. Accanto alla sua passione per la Lotta Umberto Silvestri coltivò anche l’amore per il Rugby: conquistò, infatti, tre scudetti con la Rugby Roma negli anni 1935, 1937 e 1948 divenendone, successivamente, prima allenatore poi dirigente fino a rivestirne il ruolo di Presidente onorario. In gioventù si divertì anche a calcare le scene cinematografiche: prese parte al film “Il leone di Amalfi” e al più noto “Ulisse” di Mario Camerini con Kirk Douglas, Rossana Podestà, Anthony Quinn e Silvana Mangano, dove interpretò il personaggio di Polifemo.
I funerali si svolgeranno oggi alle 16,15 presso la chiesa Madonna del Rosario in Prati, a Via Germanico.