Roma, venerdì 8 maggio – La United Word Wrestling è una delle prime Federazioni Internazionali ad aver presentato il Sistema di Qualificazione per Tokyo 2020, rivisto alla luce delle nuove date e della pandemia di Covid-19 in corso.
Il CIO, dal canto suo, ha approvato tale Sistema, ormai dunque ufficiale.
Facciamo il punto della situazione insieme al Team Manager delle Squadre Nazionali della lotta, Lucio Caneva: “Come sappiamo le Olimpiadi sono state rimandate di un anno esatto, al 2021. Per quanto riguarda il calendario delle qualificazioni olimpiche, la Federazione Internazionale ha deciso di seguire la stessa logica mantenendo le gare di qualificazione continentale e la gara di qualificazione mondiale nelle stesse date già predisposte per il 2020, ma riprogrammate un anno più tardi”.
L’organizzazione delle Qualificazioni Continentali è affidata a Marocco, Ungheria e Cina e riprogrammate a marzo 2021, mentre il torneo di Qualificazione Mondiale previsto per aprile 2021 rimane in capo alla Bulgaria. “L’aspetto di qualificazione olimpica è stato rimandato con le stesse tempistiche delle Olimpiadi – commenta Caneva – Questa mi sembra una soluzione corretta che dà la possibilità a tutti di potersi preparare per le qualificazioni.”
È importante aver svolto questo lavoro di riprogrammazione il più velocemente possibile, in modo da poter indicare agli atleti quali saranno i prossimi step in direzione dei Giochi Olimpici. Con un processo di Qualificazione ufficializzato e dunque chiaro, gli atleti e i coach saranno finalmente in grado di ripensare la preparazione in vista del loro obiettivo primario, la partecipazione ai Giochi Olimpici.
In tutto ciò, “rimaniamo in attesa invece del calendario che riguarda il 2020, in base al quale dovrà essere rimodulato anche quello del 2021. Credo che avremo una risposta dalla UWW entro il 30 di giugno, data che segna il limite fra le gare già cancellate o rimandate e quelle sulle quali prendere ancora una decisione.”
Tornando al Sistema di Qualificazione, i principi e le regole fondamentali rimangono pressoché invariati. Il cambiamento principale nel documento riguarda l’idoneità degli atleti a partecipare ai Giochi. L’età minima scalerà di un anno e gli atleti che compiranno 18 anni nel 2021 (classe 2003) potranno competere ai tornei di qualificazione e a Tokyo 2020, dopo aver superato i controlli medici e con l’autorizzazione del tutore legale nel caso siano ancora minorenni. “Credo che sia una decisione corretta, è giusta perché vorrebbe dire privare gli atleti di una grande opportunità”, conclude il Team Manager.
Un ulteriore cambiamento è invece relativo al fatto che le Federazioni potranno iscrivere ai Tornei di Qualificazione lo stesso numero di atleti (per stile) che hanno partecipato ai relativi Campionati Continentali Senior. Dunque, ad esempio, al Torneo di Qualificazione Continentale previsto per Budapest, potrà partecipare, per ogni Federazione, lo stesso numero di atleti che ha partecipato all’Europeo di Roma.
Come suggerito dal CIO, il nuovo Sistema rispetta i principi del minor cambiamento possibile e del rispetto dei paesi ospitanti già previsti, oltre al principio di garantire la possibilità ai migliori atleti di qualificarsi.
Inoltre, la calendarizzazione del prossimo anno è fondamentale e un primo passo è stato fatto.
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