Roma, 21 dicembre 2020 – La settimana scorsa è andata in scena a Belgrado per la prima volta la Individual World Cup, l’evento sostitutivo dei classici Campionati Mondiali. A causa della pandemia da Covid-19 e le relative restrizioni che ogni paese è costretto a prendere, non era possibile arrivare alla quota minima di nazioni partecipanti ai Campionati Mondiali e si è dunque scelta questa forma alternativa per far riavvicinare alla materassina gli atleti di tutto il mondo.
Iniziata sabato 12 e conclusa venerdì 18, alla Stark Arena la competizione è stata comunque di ottimo livello. La nazionale azzurra si è presentata con quattordici atleti nelle tre categorie, fra cui i due argenti europei Nikoloz Kakhelashvili e Dalma Caneva e il recente oro europeo, pluricampione del mondo, Frank Chamizo Marquez.
La competizione serviva, come ha spiegato il team manager Lucio Caneva, per far tornare i nostri atleti a gareggiare dopo dieci mesi e per monitorare la loro condizione fisica, tecnica e mentale.
“Era più che altro un banco di prova per vedere quanto i ragazzi stessero in condizione o meno, più che il risultato. È evidente che alla prima gara dopo tanti mesi, i nostri atleti non erano al massimo. Ma questo può valere anche per gli altri. In ogni caso, una gara onesta che ha aperto di nuovo la possibilità di lottare e di salire sulla materassina. Nello stesso tempo un argento e due quinti posti in una World Cup come questa, con atleti di gradissimo valore e con la Russia che ha portato la prima squadra, li possiamo considerare un risultato buono, nonostante non fosse questo l’obiettivo primario della nostra partecipazione.”.
L’argento che abbiamo portato a casa lo ha conquistato Chamizo, che nei 74kg ha dominato gli avversari arrivando in finale, dove si è dovuto arrendere al russo Zhamalov in un incontro molto difficile e altrettanto equilibrato (3-2). Mentre i due quinti posti sono arrivati con Fabio Parisi negli 87kg di greco-romana e con Arianna Carieri nei 59kg di stile libero femminile. Entrambi hanno conquistato una significativa finale per il bronzo, ma non sono riusciti ad avere la meglio sugli avversari: il serbo Datunashvili per il primo e la turca Ozturk per la seconda. In generale, è stata la Russia a dominare la competizione, aggiudicandosi ben 24 medaglie di cui 17 d’oro, seguita dalla Turchia con 13 medaglie.
Insomma, finalmente la lotta è tornata alle sue gare internazionali e i nostri lottatori possono proiettarsi al 2021.
“Il prossimo raduno della nazionale sarà il 5 gennaio. Avremo molti atleti qui ad Ostia e ricominceremo il nuovo anno nella speranza che tutto vada bene per quanto riguarda il Covid-19. Per quanto riguarda la Ranking Series di Ostia, in programma dal 14 al 17 gennaio, ci sono grandi possibilità che venga spostata a marzo, ma la notizia ufficiale la avremo domani sera, dopo la commissione tecnica della UWW.”.