Roma, 7 febbraio 2022 – Al PalaPellicone è in corso il Collegiale della nazionale di lotta dove i nostri migliori atleti si stanno allenando insieme, ormai da oltre una settimana. Tutti e tre gli stili e atleti di tutte le età, dai veterani della nazionale ai giovanissimi che iniziano ora ad allenarsi con i più grandi. Il raduno, inoltre, prevede un importante Training Camp insieme a molti atleti di nazionali straniere, una bella occasione di confronto e crescita.
“È un Training Camp legato soprattutto alle donne, ma non solo. – ha detto Lucio Caneva – Avevamo previsto di farne uno prima della Ranking Series, ma nonostante il rinvio le squadre straniere hanno preferito venire e partecipare perché effettivamente noi, ormai, abbiamo una squadra femminile più che adeguata. Perciò le squadre straniere hanno piacere ad allenarsi con noi. Questo evento, tra ragazzi e ragazze, coinvolgerà circa 120 atleti.”.
Presenti, come dicevamo, sia grandi che piccoli. L’occhio casca su Abraham Conyedo e Nikoloz Kakhelashvili, entrambi pronti e motivati per l’inizio del ciclo olimpico. Conyedo (clicca qui per l’intervista completa) è molto contento del Training Camp: “È molto importante che loro vengano qui. Non succede spesso, ma ogni lottatore, ogni squadra, ogni paese ha un modo diverso di lottare. Dall’incontro con gli altri si può imparare molto. Io qui al Centro Olimpico mi sento bene, mi sento a casa. Vorrei che ci allenassimo qui il più possibile!”. A Kakhelashvili, invece, abbiamo domandato cosa può fare per migliorarsi ancora: “Penso di avere bisogno di fare ancora di più rispetto all’anno scorso. Sto lavorando sui miei difetti e sui miei errori. In un anno ho perso 4 volte, ogni volta per qualche piccola cosa, ma io penso che ora, col lavoro e la volontà, posso fare meglio. Io voglio la medaglia sempre. L’anno scorso ho avuto anche un infortunio alla spalla. Ora cerco di cambiare qualcosa, di fare meglio. Ci provo, voglio essere pronto per Parigi. Abbiamo gli Europei, i Mondiali e l’obiettivo finale sono le Olimpiadi di Parigi.”
Vedendo anche i tantissimi giovani in allenamento, torniamo da Lucio Caneva: “Si stanno affacciando alla ribalta dei nuovi giovani, che noi naturalmente conoscevamo, e che si stanno allenando con i più grandi. Riteniamo che abbiano il livello per affrontare queste realtà e noi ci contiamo molto. Ci sono Immacolata Danise, Gabriele Niccolini, Simone Piroddu, Bosi, Veronica Braschi, Aurora Russo, Laura Godino, De Vita, Campagna, Pjollaj, Rinaldi (le ragazze sono quasi tutte sotto i 25 anni).
In questi ultimi 5 anni siamo riusciti a costruire una squadra valida e competitiva che in campo internazionale ha strappato diverse medaglie. Ricordiamoci che giriamo su una media di 17 medaglie all’anno che, per noi, era inimmaginabile. Fino al 2017 il nostro standard era di 2, 3 o 4 al massimo. Ora siamo su numeri diversi e riconfermarci sarà molto difficile.”
È stato un quinquennio con risultati importanti a livello sportivo ed anche con belle soddisfazioni nel campo internazionale. Non c’è stata soltanto la nomina di Caneva nel Bureau della UWW, ma Salvatore Finizio è entrato nella Commissione Tecnica, Edit Dozsa è diventata educatrice per gli arbitri, il dottor Camillieri è entrato nella Commissione Sanitaria. Inoltre, abbiamo organizzato diversi eventi internazionali, dai Mondiali giovanili agli Europei Seniores, passando per il Beach Wrestling e per le Ranking Series di Ostia, ormai appuntamento fisso. “Abbiamo firmato un contratto di quattro anni. Ogni anno abbiamo un appuntamento, solitamente il primo, motivo per cui ne avevamo una programmata per febbraio. Si ripeterà sicuramente anche il prossimo anno e poi bisognerà vedere l’anno delle Olimpiadi e delle Qualificazioni. In genere, nell’anno olimpico se ne fanno 2 e noi, l’anno scorso, siamo stati uno di quelli. Fare la Ranking porta il vantaggio delle Teste di Serie e questo, per noi, ha giocato un ruolo fondamentale.”. La prima del 2022, però, è stata rimandata: “Causa Covid, la Federazione Internazionale ha preferito rimandare l’evento Ranking a giugno, dal 22 al 25, evitando così di creare situazioni difficili ed evitando, inoltre, che ci fossero delle mancanze importanti nelle partecipazioni. Condivido la scelta ed anche per noi sarà un vantaggio perché avremo più tempo per preparare gli atleti.”
Ora non resta che allenarsi con in testa i prossimi obiettivi internazionali: “Andremo sicuramente in Turchia con 4 o 5 atleti al massimo, ma senza donne. La nostra atleta più rappresentativa è Dalma ma in questo momento deve ancora recuperare al meglio dall’operazione alla spalla. Ha bisogno di due o tre mesi ancora, l’operazione è andata bene e sta recuperando abbastanza velocemente ma salterà la prima Ranking e gli Europei. Speriamo nelle prossime Ranking e nei Mondiali. Deve recuperare, ok, ma poi dovrà anche allenarsi per tornare ad essere competitiva.”