Super-Miceli a Tel Aviv, è quinto al suo primo Grand Slam

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Il bel quinto posto nei 66 kg conquistato da Mattia Miceli nella prima giornata di Grand Slam a Tel Aviv sembra interpretare il sentimento dei giovani azzurri coinvolti in quest’occasione: “Grati per l’opportunità ricambiamo mettendoci il massimo impegno”. E se l’impegno di Miceli, che sabato compirà ventitre anni, ha letteralmente travolto atleti dello spessore di Vieru e Shikhalizada, gli altri cinque che hanno gareggiato oggi hanno contribuito allo stesso modo, mettendoci il massimo impegno.

La gran gara di Mattia Miceli è iniziata dedicando giustamente la massima attenzione a Diogo Cesar, 34enne portoghese passato alla Guinea Bissau e, dopo averlo messo schiena a terra dopo un minuto e trenta, con un wazari in controtecnica, ha gestito l’incontro senza esporsi a rischi gratuiti passando così il turno. Con il moldavo Denis Vieru, l’azzurro ha dato prova di grande solidità sotto ogni profilo conducendo un incontro senza errori e lasciando all’avversario dubbi e preoccupazioni crescenti, maturati con un golden score chiuso dopo 34” con un guizzo geniale. Ma un’altra prodezza era in arrivo da parte di Mattia che, nei quarti, ha affrontato e schiantato l’azero Nijat Shikhalizada a 35 secondi dal termine agganciando la gamba sul tentativo di azione dell’altro. La semifinale con Alberto Gaitero Martin è diventata subito problematica quando, sul primo attacco da lontano (ko uchi gari) di Miceli lo spagnolo ha replicato con de ashi barai. L’azzurro è caduto sul sedere, e l’appoggio delle mani dietro la schiena ha determinato il wazari da rimontare. Cosa che l’esperto spagnolo, ovviamente, non ha consentito. Gaitero Martin ha poi vinto l’oro, mentre Mattia è stato superato nettamente nella finale per il bronzo dall’uzbeko Sardor Nurillaev, che ha messo a segno due wazari sporchi, brutti e, purtroppo, corretti.

Nei 60 kg Angelo Pantano non è riuscito ad evitare il seoi del turco Miharc Akkus che lo ha sorpreso (wazari) già all’inizio, dopo venti secondi. L’azzurro ha aggiustato la guardia, ma inseguendo la rimonta si è aperto e ne ha incassato un altro poco prima di arrivare a metà incontro.

Nei 48 kg Assunta Scutto ha messo subito in mostra un atteggiamento aggressivo cercando la presa e l’azione. La prima occasione è arrivata sul bordo, allo scadere del primo minuto, ed Assunta ha afferrato, rovesciato ed immobilizzato la statunitense che non è riuscita nemmeno a muoversi. Assunta Scutto ha poi affrontato senza tentennamenti anche l’esperta portoghese Catarina Costa, con la quale ha condotto un incontro pregevole sul filo di un equilibrio infranto soltanto al golden score. Dopo 1’17” infatti, la Costa ha azzeccato un seoi reverse che ha chiuso la partita.  

Francesca Giorda, a sua volta nei 48 kg, si è battuta allo stremo con la tedesca Katharina Menz, ha attaccato e proseguito a terra, in alcuni casi è sembrata anche essere vicina alla conclusione, mentre in altri è riuscita a salvarsi dagli attacchi della tedesca. Al golden score, con le sanzioni sul 2 a 2, si è proseguito per altri 7 minuti quando un attacco, reso impreciso dalla stanchezza dell’azzurra, è stato penalizzato con il terzo shido. 

Nei 57 kg Veronica Toniolo ha iniziato il suo primo Grand Slam con prudenza, non ha rischiato, assaporando e fiutando il tatami dei senior con l’angolana Diassonema Mucungui e mettendola in condizione di passività fino a raggiungere la squalifica dopo 3 minuti. L’ungherese Hedvig Karakas invece, non ha concesso tempo e modo alla Toniolo di rendersi pericolosa, rintuzzando ogni iniziativa ed incalzandola poi con pericolosi attacchi a terra. Ed è stato proprio con uno di questi che l’incontro si è chiuso dopo 2’30” portando alla resa l’azzurra con un efficace juji gatame.

Nei 57 kg in gara anche Silvia Pellitteri che, purtroppo, non è riuscita ad evitare che la portoghese Wilsa Gomes infilasse il suo pericoloso seoi nage.

Domani, seconda giornata, e gli azzurri in gara saranno nuovamente sei, Nadia Simeoli (63), Alice Bellandi (70), Fabio Basile, Giovanni Esposito (73), Kenny Komi Bedel, Antonio Esposito (81).