I ragazzi del kumite si prendono il titolo! E con le 3 medaglie di oggi l’Italia chiude gli Europei a quota 13. Le parole del DTN Valdesi

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Roma, 12 maggio 2024 – A conclusione dei Campionati Europei di karate 2024 sono arrivate altre 3 medaglie per la nazionale italiana. I ragazzi della squadra di kumite, innanzitutto, si sono laureati campioni d’Europa, raggiungendo un obiettivo che mancava da 30 anni! La squadra femminile di kata, poi, ha messo al collo una grande medaglia d’argento, mentre i ragazzi del kata sono di bronzo per l’ennesima volta!

Una grande Italia! Le medaglie totali conquistate in questa edizione degli Europei salgono a quota 13, di cui 4 nel parakarate e 9 con i senior. 3 i nuovi campioni continentali!

Questi numeri straordinari raccontano l’impresa della Nazionale italiana di karate, che diventa ancora più grande se si pensa alla quantità di giovani e giovanissimi che erano parte di questa squadra, al fianco degli atleti più esperti. Si pensi ad Avanzini e De Vivo (argento individuale e oro a squadre nel kumite), ma anche a Desiderio, Fiore, Ghinami, Roversi, Rizzo e non solo.

Andiamo a vedere la cronaca di questa seconda giornata, prima di analizzare l’impresa con il DTN Luca Valdesi.

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La finale dei ragazzi del kumite: campioni d’Europa! Il primo match ci ha contrapposti al campione europeo Mastrogiannis appena incoronato negli 84 kg. A sfidarlo, un bravo Andrea Minardi che però, dopo un ottimo incontro, negli ultimi secondi ha dovuto cedere il passo al greco, sul risultato finale di 7-4.

Secondo match tra Matteo Avanzini e Seremetakis, 2 atleti dalla struttura fisica molto differente. Matteo ha nettamente dominato l’incontro e dopo poco più di un minuto era già sopra 11-2, grazie anche a due ippon, vincendo dunque e riportando l’Italia in parità.

Il terzo incontro ha portato l’Italia sul 2-1 e ha visto di fronte Matteo Fiore, altro giovanissimo, e il greco Drivas. All’opposto rispetto al precedente, l’incontro si è acceso a 1 minuto dalla fine con il vantaggio del greco al quale Fiore ha risposto subito con 2 yuko. E a suon di yuko si è concluso il match sul risultato di 4-3 per l’Italia.

Il quarto e decisivo incontro, si è disputato invece tra Daniele De Vivo, argento nei 75 kg, e Baliotis, bronzo dei 67 kg. Anche questo un incontro molto teso, con 2 passività a testa nel primo minuto e mezzo. Sotto per Senshu, De Vivo ha infilato lo yuko della vittoria a 1 secondo dalla fine, regalando il titolo europeo alla nazionale italiana!

Ancora una volta, come in semifinale, sono state decisive le vittorie dei nostri giovanissimi!

L’Italia non vinceva il titolo continentale da 30 anni! Una grande impresa che si pone in netta continuità con il Mondiale a squadre conquistato nel 2021 e dà la spinta giusta verso i Mondiali a squadre di Pamplona, programmati dal 20 al 24 novembre.

Luca Maresca, Daniele De Vivo, Lorenzo Pietromarchi, Andrea Minardi, Michele Martina, Matteo Fiore, Matteo Avanzini: a voi il titolo europeo!

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La sorpresa è che le ragazze del kata sono scese dal trono europeo. Naturalmente hanno ancora una volta dimostrato tutta la loro forza, disputando un torneo fantastico ed un’ottima finale, ma stavolta il risultato ha dato ragione alla nazionale spagnola per un nonnulla: 43.8 a 43.7. Come nella finale individuale di Terryana D’Onofrio di ieri, dunque, un altro punteggio da oro che sfortunatamente si risolve in un argento. Ma l’argento europeo, insomma, vale tantissimo.

Complimenti a Terryana D’Onofrio, Elena Roversi e Michela Rizzo che, dopo l'argento iridato di novembre, hanno messo al collo un’altra splendida medaglia internazionale.

 

La prima finale di giornata l’ha disputata la squadra di kata maschile, al suo solito appuntamento per il bronzo continentale, con Mattia Busato, Gianluca Gallo e Alessandro Iodice. I tre ragazzi hanno trovato di fronte a loro la squadra francese, in una riedizione della finalina 2023. Ed anche quest’anno, il risultato non è cambiato: l’Italia ha vinto, stavolta sul risultato di 42.70 a 41.70.

La squadra maschile di kata, considerando soltanto gli ultimi 6 anni, sale per la sesta volta consecutiva sul gradino più basso del podio europeo. A questi numeri straordinari, bisogna aggiungere anche i 3 bronzi mondiali (2018, 2021, 2023).

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Le parole del Direttore Tecnico della Nazionale Luca Valdesi sull’Europeo di Karate Senior 2024: “Siamo partiti subito molto bene e nella prima giornata abbiamo conquistato 3 finali per l’oro ed 1 per il bronzo. Il secondo giorno ne abbiamo prese 1 per l’oro e 3 per il bronzo. Con il terzo giorno siamo arrivati a conquistare 10 finali, di cui 6 per l’oro e 4 per il bronzo. Inoltre, per la prima volta nella storia, entrambe le squadre di kumite hanno combattuto per l’oro in una stessa edizione. Nel kata in passato era già successo. 

Noi arrivavamo con una necessità impellente: qualificare ai Mondiali di novembre la squadra femminile di kumite. Il nostro obiettivo primario è stato raggiunto prima ancora di arrivare alle finali. Questo ci ha dato una grandissima gioia.

Tra tutte le finali per l’oro, purtroppo ne abbiamo vinta una sola, ma la categoria regina, quella del kumite a squadre. L’Italia non vinceva questo titolo da 30 anni. L’unica volta è stata nel 1994 e gareggiava anche il Presidente Benetello.

Questo risultato molto positivo ci ha un po’ addolcito la giornata di ieri, quando abbiamo purtroppo perso il grosso delle finalissime. Tuttavia, abbiamo anche vinto 3 finali su 4 per il bronzo, che sono anche sempre molto tese, visto che in caso di sconfitta si resta a bocca asciutta. Purtroppo, ci è sfuggita quella di Veronica Brunori contro la campionessa del mondo in carica, e non era un’impresa semplice.

Abbiamo analizzato le varie finali per l’oro che abbiamo perso. Erano tutte molto molto difficili. La Germania nel kumite a squadre femminile ha 2 titoli europei consecutivi con gli stessi membri. Avanzini e De Vivo (2004 e 2003) hanno combattuto contro atleti forti e di casa. Il tifo ha avuto il suo peso ma, se paghiamo un po’ di inesperienza, siamo davvero contentissimi del loro risultato. Terryana, poi, che ha perso la sua finale contro la vicecampionessa del mondo nonostante un risultato di parità perfetta. Terrryana sta facendo un lavoro complicatissimo, sta modificando la sua performance e i suoi parametri esecutivi. Bisogna costruire nuovi automatismi, un processo lungo, di interiorizzazione, assimilazione e automazione, e lei lo sta facendo alla grande. In semifinale aveva anche battuto la campionessa europea in carica.

Anche la squadra di kata, stessa situazione. La Spagna era molto agguerrita, sono storicamente una squadra fortissima e abbiamo perso di un solo decimo di punto. Anche qui, oltre a Terryana, abbiamo ragazze giovanissime, Elena Roversi e Michela Rizzo sono classe 2004.

Con una rosa così giovane era difficile aspettarsi questi risultati e non pretendiamo di più. Ora, con il lavoro, andremo a costruire quell’esperienza tale da migliorarsi ancora e dimostrare il suo valore sia in Europa che nel Mondo.”

 

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