Roma, 14 ottobre 2024 – Si sono conclusi ieri i Campionati Mondiali Giovanili di Karate Jesolo 2024, in scena per la prima volta in Italia con un'edizione da record e ricca di innovazioni.
La squadra italiana ha ottenuto risultati eccezionali, con un doppio primato storico di 5 medaglie d'oro e un totale di 15 podi. Anche dal punto di vista organizzativo sono stati raggiunti traguardi importanti: 1995 atleti, provenienti da 109 nazioni, hanno partecipato a questo evento memorabile. Sono stati introdotti i joystick e sono stati portati avanti i temi dell’inclusione, dell’ecosostenibilità e dell’innovazione.
Abbiamo parlato di tutto ciò con Davide Benetello, presidente del karate FIJLKAM.
Un punto di svolta? – “In tutti gli interventi, al Comitato Esecutivo WKF, alla cena di gala, al Congresso, ma anche privatamente, ho sempre detto che una federazione solida come la nostra (così la definisce anche il Presidente WKF Espinosa) avesse il dovere di organizzare un Campionato del Mondo. Credo che ci sia una federazione italiana prima ed una dopo l’organizzazione del Campionato del Mondo. È una pietra miliare, da qui tutto cambia”
L’organizzazione – “Dal punto di vista organizzativo è andato tutto benissimo. È la prima volta che organizziamo un Campionato del Mondo, sia per il comitato organizzatore Multisport Veneto sia la Federazione, che ha già un’ottima esperienza internazionale. Le richieste di protocollo WKF sono molto impegnative e le abbiamo sorpassate tutte alla grande. La parte più complessa, al di là della gara sulla quale siamo molto esperti, è tutto ciò che c’è a latere: dalle cerimonie di apertura alle sale vip, le cene ufficiali, tutto ciò che va seguito con professionalità e discrezione. E i complimenti ufficiali ricevuti su questi aspetti di protocollo istituzionale sono stati molto importanti. Questa, a livello organizzativo, era l’unica sfida che dovevamo ancora (prima di questo Mondiale) dimostrare di saper vincere, e la abbiamo vinta.”
La novità dei joystick – “I joystick hanno dato molte sicurezze e sono andati molto bene. Quando si implementano i nuovi regolamenti sappiamo che c’è un periodo di assestamento. Questa è stata la prima volta che si sono utilizzati per un Campionato del Mondo Giovanile, dove gli incontri sono migliaia, e questa nuova tecnologia ha dato un feedback molto positivo. È un sistema che va assolutamente implementato anche in Italia nel prossimo futuro.”
Il trionfo sportivo – “Quando è iniziato il torneo ho detto di non vedere l’ora di sentire l’inno italiano. Un Campionato del Mondo dove non si sente l’inno della nazione ospitante è meno bello. Mi auguravo che arrivasse almeno una medaglia d’oro, per sentire l’inno, che invece è infine risuonato ben cinque volte! E poi ci sono da considerare tutte le altre finali, le 15 medaglie complessive.
Il numero è impressionante e va inserito nel contesto di un ambiente molto sereno. I ragazzi erano concentrati, i coach facevano squadra. Sono stati intrapresi dei percorsi di inserimento tra i ragazzi e i coach, perché fossero già in simbiosi una volta in gara: questo fa la differenza nei piccoli dettagli che sono poi decisivi in gara.
Abbiamo una squadra giovanile molto forte. Li ho visti spesso, al Palazzetto abbiamo allestito Casa Italia, in una sala destinata alla nazionale e a tutto l’entourage. Qui si condivideva il percorso fatto e la sera ci si incontrava e si gioiva tutti insieme di quella che era stata la giornata.”
Condivisione e inclusione – “Nel quadriennio abbiamo cercato di far collaborare la realtà giovanile con quella senior, all’interno del progetto Jesolo 2024, cercando di far sentire tutti parte della stessa famiglia. Quando la senior gareggia, la giovanile è preziosa, e viceversa la giovanile ha bisogno della senior per crescere e arrivare in gara sicura. I ragazzi apprendono subito e se apprendono bene, funziona tutto. Poi c’è il parakarate, terzo elemento della stessa famiglia che collabora in questa dinamica di aiuto reciproco.
Abbiamo fatto la prima cerimonia di apertura in assoluto con il coinvolgimento, sullo stesso tatami e nella stessa dimostrazione, di parakarate e karate misto. Tutto il mondo si è emozionato! Anche il responsabile del parakarate della WKF ci ha ringraziato per avere dato un segnale a tutto il mondo!”