Cinque azzurri ad Umago per inseguire il sogno olimpico. Torre: "Siamo pronti, ma serve anche fortuna"

Roma, 28 giugno 2018 - È partita ieri la Nazionale juniores di karate per Umago in Croazia, dove domani, venerdì 29,  e sabato 30 giugno affronteranno il Torneo di Qualificazione Olimpica giovanile. Sono cinque i ragazzi selezionati per la corsa verso i primi Giochi a Cinque Cerchi dove comparirà la disciplina, che si terranno ad ottobre a Buenos Aires: Asia Agus (-53 kg), Federica Cavallaro (-59 kg), Pamela Bodei (+59 kg), Christian Morra (-61 kg) e Cristian Zipppoli (+76 kg).  Ad accompagnarli il Presidente Cnag Cinzia Colaiacomo, i due coach Massimo Portoghese e Andrea Torre, ma anche i due arbitri mondiali Giuseppe Zaccaro e Giuseppe Notarianni. “I ragazzi sono stati chiamati in base ai risultati finora conseguiti – sottolinea il coach azzurro Andrea Torre -, partendo dai Campionati italiani fino alle competizioni internazionali e ovviamente tenendo presente il ranking mondiale”. Il Torneo si svolgerà su due giorni e a qualificarsi saranno 4 atleti per categoria. Venerdì ci sarà un primo sorteggio e la gara ad eliminazione diretta, senza ripescaggi quindi, che renderà noti i primi due nomi ufficiali, il primo e il secondo classificato; sabato si ricomincerà da capo effettuando un secondo sorteggio, escludendo ovviamente i due già qualificati, e nuovamente si tornerà sui tatami per la gara che determinerà gli ultimi due nomi (sempre 1° e 2° classificato). Già noti invece i primi atleti che già hanno staccato il biglietto per l’Argentina grazie alla qualifica diretta data dai primi due posti nel ranking mondiale di ciascuna categoria, questo il caso dell’azzurro Rosario Ruggiero primo nei -68 kg. Tutti gli altri si giocano il tutto per tutto proprio questo fine settimana in Croazia: “Abbiamo studiato al meglio come affrontare la competizione – continua Torre -, sia dal punto di vista tecnico che psicologico. Non è facile affrontare un evento così importante che corrisponde all’ultima possibilità di inseguire il sogno più grande per un’atleta e in questo ci ha aiutati moltissimo il Dott. Stefano Albano, psicologo delle squadre nazionali. Siamo partiti preparati e con la voglia di fare bene, una volta sul tatami servirà la giusta cattiveria agonistica, ma anche un po’ di fortuna”.