Doppio argento nel Karate: Silvia Semeraro e la squadra maschile di Kata. Bronzo per Busà.

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Roma, 01 dicembre 2019 - Cala il sipario sulla Premier League Karate 1 di Madrid, con gli incontri finali e le assegnazioni dei titoli in questa ultima tappa del circuito internazionale per il 2019 e tanto è stato lo spettacolo visto ed il livello tecnico proposto sui tatami in gara.
Partiamo dal Kumite e dalla medaglia d’argento conquistata da Silvia Semeraro che, nella categoria -68kg, deve arrendersi solo in finale contro la campionessa azera Zaretska, al termine di un match davvero combattuto. L’esito è di 2-0 ma la karateka azzurra con tanta grinta e determinazione ci ha provato fino all’ultimo a ribaltare il risultato e vincere la medaglia d’oro. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta di un percorso, in questo torneo, dove Silvia ha dimostrato di potersela giocare contro chiunque. Il bicchiere è decisamente mezzo pieno. "Una medaglia importante - ha commentato il coach azzurro Savio Loria - in questa finale purtroppo di fronte c'era l'espertissima atleta Zaretska e Silvia non è riuscita a portare a segno i punti come avrebbe voluto."
Bicchiere mezzo pieno anche per il trio azzurro del Kata a squadre maschile, Alessandro Iodice, Gianluca Gallo e Giuseppe Panagia che conquistano un ottimo secondo posto fermati solo in finale dal team turco Goktas, Ozdemir e Sofuoglu che ha ottenuto il punteggio di 25.18 contro il 24.26 assegnato ai nostri atleti. "Una bellissima medaglia con la squadra maschile alla seconda uscita stagionale - sottolinea il coach Vincenzo Figuccio - i ragazzi sono cresciuti in sicurezza, in personalità e nella tecnica proposta in gara. Non siamo ancora al livello della Turchia ma faremo di tutto per migliorare, con l'obiettivo di essere presenti in pianta stabile nelle finali dei tornei che contano."
Risultati con l’amaro in bocca infine per le finali che hanno assegnato le medaglie di bronzo, dove su quattro incontri con atleti azzurri in gara, nel Kumite Clio Ferracuti e Luigi Busà, e nel Kata Viviana Bottaro e la squadra maschile Barreca, Salvatori e Sperati, solo il gorilla di Avola Luigi Busà, nonostante il problema fisico al tallone, riesce a salire sul podio nei -75kg in una finalina al cardiopalma contro l’iraniano Asiabari battuto per 3 a 2, confermando di essere sempre lì, presente e decisivo anche in quest'ultimo evento internazionale.
"Nel complesso abbiamo fatto buone prestazioni nel Kumite, da Simone Marino, a Michele Martina, a Laura Pasqua e Lorena Busà. La cosa importante è che abbiamo fatto muovere le posizioni dei nostri azzurri nella ranking - prosegue nella sua analisi Savio Loria - peccato solo per Clio Ferracuti che dopo un ottima gara nei ripescaggi, è stata un po' sfortunata nella finale di oggi per il bronzo contro la padrona di casa Torres. Da sottolineare la prestazione di Lorenzo Pietromarchi nei -75kg che ha battuto al primo incontro il campione del mondo iraniano Asgari facendo un lavoro di squadra per la ranking olimpica dove c'è in corsa Luigi Busà."
Conclude Vincenzo Figuccio sul Kata, "Viviana Bottaro non ha avuto la meglio sulla giapponese Ono solo per 8 centesimi, ma la prestazione della nostra azzurra è sempre di alto livello e sicuramente alla prima occasione riuscirà a prendersi la giusta rivincita. Per Mattia Busato questa è stata una gara particolare perchè, dover aver superato bene il primo turno, non è riuscito a confermarsi nel secondo. Sarà quindi necessario continuare a lavorare per migliorare gli aspetti che non funzionano e riuscire a rifarci a Parigi. Rimaniamo comunque relativamente tranquilli, perchè le posizioni top nella ranking del Kata rimangono invariate." Appuntamento allora al prossimo anno per il Karate internazionale, dove ogni occasione sarà fondamentale per guadagnare i punti necessari alla qualificazione olimpica per Tokyo 2020.

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