Roma, 5 agosto 2021 – Viviana Bottaro scrive la Storia del karate. È lei a vincere la prima medaglia olimpica del karate italiano, nella disciplina del kata, alle Olimpiadi di Tokyo 2020. È stata lei la prima italiana della Storia a qualificarsi ai Giochi Olimpici, il 14 febbraio 2020, ed è lei a conquistare questa leggendaria medaglia di bronzo contro la statunitense Sakura Kokumai, avversaria di altissimo livello.
Dopo l’ottimo percorso nei gironi di qualificazione per le finali, in cui ha fatto il terzo miglior punteggio fra le atlete in gara, Viviana alle 12:40 di oggi ha portato il kata Suparinpei, dello stile Shito, e lo ha eseguito alla perfezione, da ogni punto di vista: tecnico, atletico ed espressivo. Con il punteggio di 26.48 si è strameritata questa medaglia, dopo un anno difficilissimo fatto di infortuni e recuperi. La sua avversaria ha portato lo stesso kata ma ha raggiunto il punteggio di 25.40.
Ecco come ha commentato la splendida medaglia Cinzia Colaiacomo, responsabile del settore Fiamme Oro ed ex campionessa di karate in ambito nazionale e internazionale: “Noi puntavamo molto su questa bellissima medaglia e Viviana ha confermato il suo valore. Il percorso che ha fatto durante quest’anno è stato strabiliante: ha avuto immense difficoltà dopo un incidente che ha avuto ed è diventato tutto più complicato. Non bisognava più prepararsi ma bisognava recuperare e, quindi, rischiare di rimanere indietro. Viviana mostra sempre una generosità, un’umiltà e una correttezza uniche e per questo la ringrazio. È l’emblema dell’atleta puro, è un esempio fantastico. Ma tutto ciò che è arrivato è anche grazie al sostegno della Fijlkam, tutta quanta, dello staff medico e dei fisioterapisti. Il chirurgo l’ha operata di notte, di corsa, perché sapeva che doveva partecipare alle Olimpiadi. Un esempio di generosità dopo l’altro che significa la vittoria della bontà, di Viviana e di chi l’ha aiutata. A partire dal suo tecnico Roberta Sodero, il Direttore Tecnico Aschieri, il medico federale Fanton, i fisioterapisti, il nutrizionista, il suo fidanzato Nello Maestri che si è saldato con lei in questo momento di difficoltà e anche tutta la squadra delle Fiamme Oro. Credo che Viviana abbia preso ispirazione dalla bella storia di Gianmarco Tamberi nel salto in lungo. Il bell’esempio contagia e mi auguro che sia una spinta propulsiva per il karate nazionale e per tutto lo sport che sta dimostrando un lato davvero positivo del Paese. Grazie Viviana, mi sono emozionata nel vederti… Siamo stati qui al Centro Olimpico a seguirti e tifarti. Sei grande!”
Abbiamo parlato anche con la sua storica compagna del kata a squadre, nonché amica di una vita, Sara Battaglia: “Un risultato storico. La prima Olimpiade, la prima medaglia. Sappiamo la storia di Viviana dell’ultimo anno e dell’incidente in cui si è fratturata tibia e perone. È stato un anno durissimo fatto di allenamenti e fisioterapia e questa medaglia è strameritata. Avrebbe potuto puntare all’oro, senza dubbio, perché è quello il suo valore. Senza l’infortunio Sanchez e Shimizou se la sarebbero vista brutta. Una medaglia conquistata col cuore e la testa che solo lei ha! Sono felicissima per te Viviana!”
Il karate azzurro è dove deve stare, dove merita, grazie a Viviana Bottaro, ma ricordiamo che non è finita qui. Domani solcheranno i tatami del Nippon Budokan altri due atleti fortissimi: Mattia Busato nel kata individuale maschile e Luigi Busà, il nostro capitano, nei -75 kg del kumite maschile.
Tutti incollati allo schermo dalle 3:20 del mattino (ora italiana) per Mattia e dalle 10:00 del mattino per Luigi. La diretta è su Eurosport e su Discovery Plus, con il commento di Chiara Soldi e Sara Cardin.