Roma, 9 settembre 2021 – Recentemente la World Karate Federation ha proclamato i vincitori del Grand Winner Award del 2021, un riconoscimento per i migliori karateka del biennio 2020-2021 nelle competizioni del circuito Premier League della WKF. I due azzurri Angelo Crescenzo (campione del Mondo in carica nei -60 kg) e Luigi Busà (campione olimpico in carica nei -75 kg) hanno centrato anche questo obiettivo che darà loro la possibilità di gareggiare con il karategi con le bande d’oro nei prossimi tornei WKF.
Abbiamo fatto alcune domande ai nostri campioni per commentare questo riconoscimento e i due anni appena passati, con uno sguardo, naturalmente, sui Mondiali imminenti.
Luigi, il Grand Winner è un riconoscimento che mancava al tuo palmarès straordinario. Sei stato contento? Lo aspettavi?
“Il Grand Winner è un riconoscimento incredibile perché fa parte di un circuito difficilissimo. Ogni Premier League è come se fosse un Mondiale con i doppioni: ci sono due o tre kazaki, due o tre giapponesi, due o tre italiani o francesi. È un campionato con l’èlite del mondo. Non avevo mai avuto questo riconoscimento perché ho spesso saltato questi appuntamenti per prepararmi al meglio ai titoli importanti.
In questi ultimi due anni ho dovuto però farle tutte e sono arrivato a +1200 punti dal secondo e +2000 punti da Aghayev. È stato veramente un grande traguardo per me. Uno dei pochi titoli che mi mancava. Ora mi mancano i Giochi del Mediterraneo, ai quali ho fatto argento a Pescara e bronzo a Mersin, e i prossimi saranno a giugno 2022. Se vincessi quelli potrei dire di aver vinto tutte le competizioni del mondo del karate.
Sono davvero contento, ci tenevo molto a questo Grand Winner. Posso finalmente combattere con il karategi con le bande d’oro e sono felicissimo di averlo vinto subito dopo le Olimpiadi.”
Il Grand Winner corona un biennio pazzesco per te. Cosa hanno significato per te questi due anni?
“Questi due anni hanno un significato molto importante per me. Come tutti sanno, veniamo dalla pandemia che ci ha fatto soffrire tanto e ci ha tolto per un attimo il sogno delle Olimpiadi che noi del karate sognamo da una vita. Mi sono aggrappato anche a piccolissime speranze, ho continuato a lavorare, ho modificato la preparazione per portarla avanti di un anno, ho preso del tempo per me, ho cercato di curare i miei deficit e alle Olimpiadi sono arrivato al massimo della forma. Con il Grand Winner ho confermato i miei due anni di ottima forma nonostante sia ormai vecchio (ride, ndr).
Tanti maestri mi stanno ringraziando perché le palestre si stanno riempiendo di nuovo, nonostante le restrizioni. E se ho contribuito io con le Olimpiadi ne sono molto orgoglioso.”
Angelo, è stato un biennio molto difficile ma anche pieno di risultati importanti. Come ti senti dopo questo riconoscimento della WKF?
“Gli ultimi due anni credo siano stati penso i più importanti e allo stesso tempo i più difficili della mia vita. Con una qualificazione Olimpica come quella che ho affrontato posso dire di aver interamente dedicato la mia vita alle competizioni e al raggiungimento di quell’obiettivo che è stato Tokyo. Quando a gennaio 2020 è iniziato questo nuovo percorso Premier League non immaginavo lontanamente di rivedermi qui, alla fine, con il titolo di Gran Winner. La mia attenzione era tutta concentrata passo dopo passo sulle varie gare che mi separavano dalle Olimpiadi, concentrato step dopo step senza mai pensare all’insieme. Tutto di questi due anni ha segnato particolarmente la mia vita, dalla pandemia al contrarre il virus, dalla sconfitta di Parigi 2020 alle quattro medaglie nelle successive quattro competizioni. Oggi che questo ciclo si è concluso posso sentirmi soddisfatto di quello che ho realizzato, compresa l’avventura di Tokyo. Nella vita ci sono eventi, come quello che è capitato a me sul tatami di Tokyo che non puoi controllare. Puoi solo decidere se restare lì, fermare la tua vita in quel giorno e continuare a soffrire per ciò che non si è realizzato, o andare avanti e puntare ad altri obiettivi… e sono sicuro che voi saprete già qual è stata la mia scelta.”
Che obiettivi ti poni per il 2022?
“Per i prossimi anni l’obiettivo è molto semplice. In attesa della prossima edizione Olimpica del Karate mi prenderò tutto ciò che si può vincere. Inoltre, ho degli obiettivi personali da raggiungere, quindi sono molto concentrato su quelli.”
Prima di partire per Tokyo hai apertamente ringraziato Luigi Busà per averti aiutato in questo percorso fino a Tokyo. Come ti senti a condividere questo premio della WKF con lui?
“Con Luigi abbiamo condiviso questo percorso olimpico bellissimo, concluso nel migliore dei modi per lui a cui vanno i miei più cari complimenti. Ritrovarci insieme a condividere questo primato è l’ennesima dimostrazione di quanto abbiamo fatto bene negli ultimi anni. Inoltre, questo riconoscimento ci pone qualcosa da difendere per il prossimo anno. Restate a guardarci!”